AS Roma

A caccia di gol: l'impatto necessario di Belotti e Shomurodov

L’ex Toro guida le alternative davanti. l'uzbeko il meno utilizzato, ma potrebbe avere più spazio. Con la squadra stanca, urge anche l’apporto di chi entra

Belotti esulta dopo il gol all'Helsinki

Belotti esulta dopo il gol all'Helsinki ((As Roma via Getty Images))

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
12 Ottobre 2022 - 09:30

Dybala infortunato, Zaniolo out domani contro il Betis e ancora tante partite importanti da giocare da qui alla fine del mese: per tenere il passo la Roma ha bisogno dei gol del suo reparto offensivo in tutti i suoi effettivi, dalle primissime scelte alle alternative. Nel calcio delle cinque sostituzioni la distinzione tra “titolari” e “riserve” non è più rilevante come era prima, l’apporto di chi subentra è anzi determinante. È una risorsa che i tecnici tengono in considerazione e su cui puntano molto, anche alla luce dei tanti impegni ravvicinati e della necessaria gestione delle forze a loro disposizione. 

Dalla panchina, per esempio, nello scorso campionato la Roma ha ottenuto nove punti con 11 gol segnati, solo Atalanta, Inter e Udinese sono riuscite a fare di meglio. Dando ormai per assodato il famigerato dato degli expected goals per il quale i giallorossi in questa stagione concretizzano molto meno di quanto riescano a creare, è innegabile anche che tutti gli attaccanti che scendono in campo e non si chiamano Dybala (miglior marcatore della squadra con 5 reti in A e 2 in Europa) stiano attraversando un periodo di carenza realizzativa e con le prossime assenze dell’argentino sarà ancora più importante che gli altri riescano ad andare a segno. 

Se Paulo non c’è

Parlando di attaccanti in senso stretto, Abraham è l’unico oltre al numero 21 che in questa Serie A sia riuscito a mettere il suo nome a referto, lo ha fatto due volte contro Juventus ed Empoli portando 4 punti alla sua Roma in due delle 7 partite su 9 in cui era campo dall’inizio. Il secondo più utilizzato è Belotti: l’ex Torino si sta ambientando e ha usato il mese di settembre per cercare la forma ottimale, accumulando 6 presenze in campionato che comprendono spezzoni da 10’ (come contro Monza, Empoli e Inter), prestazioni da meno di 30’ (con l’Atalanta) o prove dai 45’ in su (a Udine e contro il Lecce, l’unica in cui Mou lo ha schierato dall’inizio). Il periodo di assestamento del Gallo era previsto e necessario ma in un momento in cui la rosa è stanca e i gol mancano, aumenta la necessità del suo contributo dal punto di vista realizzativo anche quando si trova a non essere nell’undici di partenza (discorso che vale per lui come per tutti gli altri membri della rosa): per ora ha segnato soltanto una rete contro l’Helsinki in Europa League al 68’ di una sfida cominciata da titolare.  Un altro ad aver segnato l’unica rete della propria stagione nella competizione europea è Eldor Shomurodov, il meno utilizzato dallo Special One tra gli attaccanti con un’ora di gioco complessiva tra le due competizioni. È stato al momento l’unico oltre a Dybala contro l’Helsinki ad andare in gol da subentrato, siglando il momentaneo 1-1 nella partita poi persa contro il Ludogorets. Con un colpo di testa molto simile a quello insaccato in Bulgaria avrebbe potuto ripetersi in campionato contro l’Atalanta (gara immeritatamente persa in cui la Roma ha pagato la mancanza di cinismo e un’importante dose di sfortuna). Al di là degli episodi e dell’innegabile fattore chance sprecate, anche l’uzbeko dovrà riuscire essere più efficace quando chiamato in causa e il secondo tempo della sfida col Lecce ha dimostrato che, plausibilmente, gli accadrà più spesso rispetto a quanto accaduto finora, soprattutto quando lo Special One opterà per il doppio centravanti per recuperare un risultato o chiudere la contesa.

Opzione Faraone

Nella ricerca del gol da parte di chi entra a gara in corso può rientrare anche un discorso su Stephan El Shaarawy: nel campionato scorso ha segnato solo 3 volte (contro Sassuolo, Milan e Napoli), ma tutte entrando dalla panchina. Finché Karsdorp non tornerà a pieno regime il Faraone per Mourinho è un possibile cambio per la fascia, ma le sue caratteristiche permettono anche di utilizzarlo nei due alle spalle del centravanti, come lo Special One ha fatto a gara in corso contro la Cremonese (al posto di Zaniolo) e il Monza (al posto di Dybala).  Recuperato dopo uno stop di un mese, ElSha è uno di quelli che può dare tanto entrando a partita in corso, restituendo alla Roma quella lucidità e quegli spunti che vengono meno all’aumentare la stanchezza. Dopo la sofferta vittoria col Lecce Mourinho ha parlato di una squadra "stanca, che perde troppi palloni e che doveva gestire meglio l’uomo in più": all’Olimpico l’ha decisa Dybala appena prima di infortunarsi ma finché il 21 non ci sarà, diventerà fondamentale l’impatto dell’attacco e di quelle “riserve” chiamate a incidere quanto i “titolari”, cosa che finora è accaduta davvero troppo raramente.

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