L'uomo in più: Zalewski risolve problemi, e ora può giocare a destra
Sono infortunati i due esterni di ruolo. E domani, come col Betis, toccherà al 20enne di Poli, che del resto non era neppure un laterale sinistro
Fino allo scorso 19 febbraio neppure il diretto interessato sapeva che per la fascia sinistra c’era anche l’opzione Nicola Zalewski: nelle giovanili da quella parte aveva fatto l’ala sinistra in un 4-3-3, ma in una linea mediana a 5 aveva giocato solamente mezzala, non certo come quinto. Con la Roma sotto di 2 gol in casa col Verona, Mourinho capì che avrebbe dovuto inventarsi qualcosa sulla sinistra, visto che Spinazzola ne avrebbe avuto ancora a lungo, e Viña continuava a non convincere: Calafiori da qualche settimana era stato ceduto in prestito al Genoa, un paio di volte era stato provato Maitland-Niles, quel giorno il portoghese decise di vedere come se la cavava come difensore esterno un numero 10 di 175 centimetri. Eccellente intuizione: il ragazzo se la cavò alla grande, sorprendendo anche chi lo conosceva bene, e la Roma, che era reduce da due pareggi contro Genoa e Sassuolo, intervallati dall’eliminazione in Coppa Italia contro l’Inter, riuscì a evitare una sconfitta in casa contro una provinciale che avrebbe fatto parecchio rumore. In copertina finirono due suoi ex compagni di Primavera, Volpato e Bove, che subentrarono qualche minuto dopo, e firmarono il 2-2 con i primi (e al momento unici) gol in prima squadra, ma la prova di Zalewski (che il primo gol ancora lo sta cercando) non passò certo inosservata: gli altri due erano stati chiamati a fare quello che sapevano fare meglio, lui aveva dovuto improvvisare.
La nuova prova
Neppure 8 mesi dopo, è per distacco il giovane più interessante della rosa giallorossa: ha chiuso la scorsa stagione da titolare, inclusa la finale di Tirana, quest’anno ha perso un po’ di terreno per il ritorno alla piena efficienza fisica di Spinazzola, ma neppure troppo, contando che con i suoi 336’ in gare ufficiali (156’ in 5 presenze in campionato, 180’ in Europa League) è quattordicesimo per minuti giocati, con tutto che un affaticamento alla coscia gli ha fatto saltare due gare (tra cui quella con l’Helsinki, che quasi certamente avrebbe giocato). Meglio di lui hanno fatto gli 11 titolari, più Zaniolo e Karsdorp, che si è fermato il 15 settembre per una lesione al menisco interno, facendo alzare il minutaggio di Celik. Giovedì si è bloccato anche il ginocchio del turco, lesione al collaterale mediale, dopo lo scontro col compagno di squadra Mancini, proprio in avvio: già dopo l’infortunio dell’olandese Mourinho aveva iniziato a provare Zalewski sulla destra, nell’ultima gara ce lo ha messo.
Aveva iniziato la gara a sinistra, con Spinazzola in panchina, dopo 5’ l’ex Juve è dovuto subentrare e si è preso il posto abituale, mentre il ragazzo arrivato a Trigoria a 9 anni ha cambiato fascia. A destra perde qualcosina: è l’unico degli esterni della Roma che ha il piede e l’occhio per tentare l’imbucata, il passaggio filtrante, ma gli riesce meglio giocando a sinistra, a piede invertito. Non è mai stato abituato a correre sulla linea laterale e crossare una volta arrivato alla linea di fondo, ma quando ci ha provato, poco prima della mezz’ora, ha messo paura all’ex laziale Luiz Felipe, costringendolo al fallo da ammonizione. E da quella punizione è arrivato il fallo di mano che ha portato al rigore del vantaggio, trasformato da Dybala.
Nella ripresa, sfruttando un angolo battuto corto proprio dall’argentino, ha messo in mezzo il pallone (rifinito da Smalling) su cui Cristante ha chiamato al miracolo Bravo, la sua partita è sicuramente positiva. E comunque Mourinho non ha alternative, a meno che non voglia riproporre la difesa a 4, spostando sulla destra Ibañez, o chiedere un sacrificio a El Shaarawy. Ma il brasiliano sta giocando talmente bene ultimamente che sarebbe un peccato cambiare, mentre il numero 92 è appena rientrato da un infortunio. E così domani sera col Lecce gli esterni saranno Zalewski e Spinazzola, con in panchina il 18enne Missori, promosso dalla Primavera, e Viña. E il ragazzo di Poli, che da agosto si è trasferito a Casal Palocco, vicinissimo all’amico Pellegrini, proverà a impratichirsi in un nuovo ruolo, in quella che dovrebbe essere la stagione della definitiva consacrazione. Che a novembre passerà anche per il Mondiale, con la Polonia.
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