AS Roma

Con Spinazzola e Zalewski la corsia mancina è fascia protetta

A San Siro bella gara di Leo (con tanto di assist). E Nicola aspetta il suo momento: in attesa di Karsdorp, può giocare anche a destra per far rifiatare Celik

Spinazzola in campo a San Siro contro l'Inter

Spinazzola in campo a San Siro contro l'Inter (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
04 Ottobre 2022 - 10:00

Nonostante la sfortuna, come al solito, ci veda benissimo e stia già perseguitando la Roma in termini di infortuni più o meno gravi, per ora c’è almeno una coppia che fa dormire sonni tranquilli a José Mourinho. Si tratta dei laterali mancini, Leonardo Spinazzola e Nicola Zalewski, che già a ridosso dell’inizio della stagione avevamo indicato come un duo perfetto nell’alternanza sull’out mancino. Stando a quanto visto in questo scorcio iniziale di stagione, lo “Special One” sta puntando maggiormente su Leo: reduce da quasi una stagione ai box per la rottura del tendine d’Achille riportata in Nazionale, l’ex Atalanta e Juve sta tornando su buoni livelli; forse non sarà il treno visto fino al ko, ma a San Siro c’è ben più di un suo zampino nel gol del pareggio. Palla intercettata a centrocampo, galoppata e poi - arrivato al limite dell’area nerazzurra - una perfetta pennellata mancina per Paulo Dybala: botta al volo (anche qui, col sinistro) della “Joya”, palla dentro e primo assist stagionale per il numero 37. Che ha concesso pochissimo sul suo lato a un cliente generalmente scomodo come Dumfries, ha disputato una gara ordinata e con il solito apporto di sgasate: quella di San Siro è stata la sua quinta partita consecutiva in campo per 90’, a dimostrazione dell’ottima condizione fisico-atletica di un calciatore che ha sempre fatto della corsa la sua dote distintiva. Finora è sempre sceso in campo, anche soltanto per uno spezzone, nei dieci match disputati dalla Roma, per un totale di 706’. In una delle due sfide con Betis e Lecce potrebbe partire dalla panchina; più probabilmente contro i salentini, dato che la gara di giovedì è cruciale per i destini europei di Mou e compagnia. 

Dal canto suo, Nicola Zalewski aspetta il suo momento con calma, facendosi sempre trovare pronto quando il tecnico lo chiama in causa. Il polacco, autentica sorpresa della passata stagione e tassello fondamentale nella vittoria della Conference, è stato schierato titolare soltanto contro Monza e Ludogorets, ma non c’è di che preoccuparsi: con una stagione talmente densa di impegni - e spaccata in due per via della lunga sosta mondiale - che ogni elemento della rosa avrà le sue chance. A maggior ragione se, come il classe 2002 nato a Tivoli, sei in grado di giocare su entrambe le fasce. Sì, perché Zalewski - che nasce trequartista o ala - all’occorrenza è stato schierato anche a destra, e con buoni risultati. È successo, ad esempio, nell’ultima giornata dello scorso campionato, a Torino. Quindi, nonostante anche Spinazzola abbia dei trascorsi su quella corsia, Mou sembra vedere maggiormente Nicola da quella parte: lo testimonia il fatto che non ha mai schierato l’ex Juve da quel lato. Lato dove mancherà presumibilmente fino al 2023 Rick Karsdorp: Celik si sta pian piano ambientando, gara dopo gara, ma non può certo giocarle tutte da qui al 13 novembre. Ecco perché avere un jolly come Zalewski in rosa si rivela una preziosa arma in più: caratteristiche diverse da Spinazzola e Celik, ma attaccamento alla maglia, doti tecniche e spirito di sacrificio sono qualità che non si trovano tutti i giorni. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI