In una Roma che fatica a segnare, può essere Belotti l'uomo giusto
Ripensare alla partita contro l’Atalanta, fa ancora male, a partire dai gol sbagliati. Il gallo, che partita dopo partita sta migliorando, può essere la benzina giusta
Ripensare alla partita contro l’Atalanta, fa ancora male. Per quello che poteva essere e non è stato. Partendo dai troppi gol sbagliati, finendo alle decisione di un arbitro biondino che ha ribadito di non essere troppo fortunato quando incrocia la nostra Roma. Eppure, nonostante l’amarezza di una sconfitta maturata subendo un solo tiro in porta, c’è stato qualcosa in quella partita che noi ci porteremo dietro per alimentare il naturale ottimismo che ci accompagna da sempre.
Intervallo della sfida contro la squadra di Gasperini. Scalvini si è già trasformato in Cristiano Ronaldo, la Roma è sotto. E continua a non fare gol, nonostante, soprattutto nel quarto d’ora finale del primo tempo, in più di un’occasione avrebbe potuto farlo. Le telecamere inquadrano il corridoio nel ventre dell’Olimpico che porta alle scalette da salire per entrare in campo. Si vede una Cresta che parla ad Abraham. E’ Andrea Belotti che sta cercando di ricaricare il centravanti inglese, suo ipotetico rivale per il ruolo di centravanti, ancora alle prese con i fantasmi di quel gol fallito quando si era presentato tutto solo di fronte al portiere dell’Atalanta. La conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, di come l’ex capitano del Torino, si sia inserito alla grande in una Roma che ha fortemente voluto, aspettandola fino all’ultimo, rifiutandosi di prendere in considerazione tutte le altre offerte che pure gli erano arrivate.
Ecco, è da qui che bisognerà ripartire dopo la sosta, per riprendere confidenza con la vittoria e, soprattutto con il gol, quello che è mancato nelle prime sette gare di campionato (appena otto le reti segnate dai giallorossi). Sapendo di poter contare sul Gallo, oltre cento gol nel nostro massimo campionato, l’uomo giusto al posto giusto sia per far avvertire una positiva concorrenza all’inglese immalinconito, sia come reale alternativa per le ambizioni offensive di una Roma che, fin qui, quando c’è stato da fare gol, non è stata all’altezza delle ambizioni. Belotti può essere la benzina giusta, in campo e fuori, per mettersi alle spalle questa astinenza da gol che sta frenando la squadra giallorossa.
Anche perché il Gallo, arrivato a Roma dopo un’estate trascorsa ad allenarsi in solitudine, e questo sappiamo tutti che non è proprio il massimo per prepararsi alle partite vere, sta dimostrando, partita dopo partita, di essere in progressivo miglioramento, sia fisico che mentale. Ha già festeggiato la sua prima rete in giallorosso (in Europa ai finlandesi), ha già dimostrato in campo che la sua voglia di Roma non era un’ipotesi estiva, ha già fatto vedere di poter essere più di una semplice alternativa. Del resto stiamo parlando di un giocatore che, solo qualche anno fa, il presidente del Torino valutava 100 milioni, conseguenza di stagioni in granata in cui ne aveva segnati una vagonata. Può essere davvero lui, pure in coppia con Abraham, la soluzione per le problematiche offensive della nostra Roma. Ha dimostrato di poterlo essere. Perché ha coraggio, altruismo e fantasia per poter rappresentare l’uomo in più, magari da mandare in campo anche a partita in corso, per realizzare quei gol che fin qui non sono arrivati. E può essere utile anche per Abraham che ha bisogno di risentirsi al centro del gol, per tornare a essere quello che lo scorso anno ci ha fatto innamorare. E con Belotti al fianco sarà più facile pure per l’inglese.
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