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Urge fascia tosta: potenziare le corsie laterali per aiutare le punte

Ecco una delle soluzioni (in più) che deve ritrovare questa Roma: arrivare sul fondo e crossare. Perché da sempre è una delle risorse (o delle giocate) migliori per fare gol

Leonardo Spinazzola (As Roma via Getty Images)

Leonardo Spinazzola (As Roma via Getty Images) (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Mauro De Cesare
21 Settembre 2022 - 14:03

Dopo la partita contro la “Dea bendata”, lunghissimo l’elenco di commenti. Primo tra tutti quello di Josè Mourinho: «Con Dybala…». Poi il j’accuse per Abraham. Il centrocampo lento. La posizione di Pellegrini. E Cristante... Il più “gettonato” dei commenti: siamo Dybala dipendenti. Vero, ma solo in parte: è meglio disinnescare subito un alibi che potrebbe diventare pericoloso. Molto.

Di una cosa non si è assolutamente parlato: di come è fatto un campo di calcio. Le fasce, destra e sinistra, sono due zone fondamentali nel gioco del pallone. Le fasce, perché usarle con tanta parsimonia? Contro l’Atalanta abbiamo avuto due grosse occasioni da gol, con due palloni (purtroppo solo gli unici, o quasi) arrivati dalla linea di fondo. Nel primo tempo, Matic  da sinistra, crossa per Abraham, che spara addosso a Sportiello. Sicuramente anche sfortunato, l’inglesino. Secondo tempo. Zaniolo e Celik, questa volta da destra, ma sempre dalla linea di fondo campo, palla sulla testa di Shomurodov, piazzato nell’area piccola, a tre metri dal palo, con la porta spalancata. Fuori. Sicuramente sfortunato anche l’uzbeko. 

Ma non è sugli attaccanti che si vuole concentrare l’attenzione. Nella scorsa stagione, dopo il grave infortunio subìto da Spinazzola  (che anche il ct Mancini rivorrebbe in versione Europeo), lo Special ha tirato fuori dal cappello a cilindro un giovanissimo “coniglietto”, sì, piccolo anche di statura. Stessi centimetri di Alessandro Florenzi, criticato perché in difesa, dalla sua parte, di testa arrivavano sempre gli attaccanti avversari. Ecco, hai un promettente attaccante di fascia e di piede sinistro: bravo, punto di forza della Primavera. Perché non scommettere? Mourinho l’ha fatto, se avesse fallito, nessuno avrebbe potuto dare a lui responsabilità.

Bene, su quella fascia sinistra, inventato esterno basso, Zalewski ha bruciato l’erba su ogni campo, in casa e fuori, in campionato e nella Conference League. Non è nato difensore, ma con umiltà ha imparato (quel tanto che basta) anche a districarsi nella fase difensiva. Ma quegli strappi che oggi Mourinho chiede giustamente a Zaniolo, l’anno scorso sono venuti ripetutamente dal ragazzino terribile. Dribbling e sprint a fondo campo, velocissimo, quasi impossibile, per tutti, riuscire ad arginarlo. Senza dimenticare che quando si accentrava, trovava l’imbucata per il compagno a rimorchio che attaccava l’area di rigore avversaria. Lo ha fatto anche con l’Atalanta, spalancando una prateria per Shomurodov.
Dall’altra parte, a destra, ci siamo entusiasmati per la rinascita di Rick Karsdorp, che da uomo mercato, con la valigia in mano e pronto a partire per qualsiasi destinazione, si è conquistato stipendio e maglia sul campo. Tiago Pinto ha solo cercato un pari livello (Celik) per dare a Josè  Mourinho la doppia scelta sugli esterni bassi.

Ecco una delle soluzioni (in più) che deve ritrovare questa Roma: arrivare sul fondo e crossare. Perchè da sempre è una delle risorse (o delle giocate) migliori per fare gol. Questo perchè i difensori corrono verso la propria porta e vanno in difficoltà nelle marcature, perchè a comandare i movimenti sono gli attaccanti, che decidono da quale parte affondare il colpo. Con tantissima, infinita umiltà, non crediamo che Mou non abbia studiato come risolvere questa carenza, altrimenti non avrebbe chiesto con insistenza un numero adeguato di esterni. Ma vorremmo vedere finalmente molti più raddoppi e “triangoli” sulle fasce. Non lo devono o possono fare solo gli esterni. Il “copione” può valere per più di un interprete. A sorpresa è perfino meglio.

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