Roma-Atalanta: una serata nera ma alla fine sono applausi
Partita nata male con Dybala che avverte un fastidio nel riscaldamento ed è costretto ad accomodarsi in tribuna. Lo show di Chiffi indispone tutti
È finita tra gli applausi nonostante la prima sconfitta casalinga della stagione. Una Roma di cuore e di testa, che ha provato in tutti i modi a pareggiare il casuale gol di Scalvini arrivato nel primo tempo all’improvviso. Ancora una volta occasioni su occasioni sciupate, ma lo stadio ci ha creduto fino all’ultimo e alla fine la squadra è andata a raccogliere il sostegno della Sud. Tutto lo stadio, si canta e si fa. Una coreografia tutta di cartoncini giallorossi sulle tribune e in curva Nord, con la Sud “libera” di sbandierare e dare vita alla solita sciarpata durante gli inni. I soliti sessantamila, anzi un po’ di più: 61.335, per la precisione. Ormai una costante delle partite interne della Roma targata Friedkin e Mourinho. Anche per Roma-Atalanta, primo big match casalingo della stagione.
Ma che non era iniziata nel migliore dei modi per i tifosi giallorossi si era capito anche prima della gara, in un pomeriggio caldo di coda estiva all’Olimpico. Raggelato, appunto, dallo stop forzato di Paulo Dybala, con la notizia che si è sparsa subito sugli spalti del fastidio al flessore sinistro riportato dall’argentino nel riscaldamento. Per precauzione il calciatore non è stato rischiato, per la grande delusione dei tifosi presenti.
Contro ogni consuetudine quando si gioca in casa, la squadra che ha pure attaccato verso la Curva Sud nel primo tempo. Scaramanzia o meno, al mood “storto” si sono aggiunti i continui fischi e fischietti di Chiffi, tra possibili rigori (con il Var Di Paolo clemente almeno nell’occasione di Zaniolo denudato sotto la Sud e sotto la Nord), i cartellini dimenticati fino al 23’ e inutili “fiscalità” che hanno indispettito tutti, facendo anche perdere le staffe a José Mourinho, espulso al 57’ e rimasto dietro la panchina affacciato a vedere la partita, soffrendo in silenzio, dopo essere uscito fra gli applausi scroscianti dell’intero stadio.
Una dopo l’altra poi le diverse occasioni della squadra che davano da un lato l’impressione che in qualche modo si sarebbe potuta risalire la china e dall’altro l’incredibile sensazione che la palla non sarebbe mai entrata in porta. I 60mila dell’Olimpico che sono usciti con tanto amaro in bocca ma la consapevolezza che nella serata di ieri la Roma ha dominato l’Atalanta ed è stata sconfitta soprattutto dalla sfortuna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA