Tanti dribbling, pochi 1 vs 1 vinti: ora servono duelli Special
Primi in A per dribbling tentati. Quartultimi per quanto riguarda la percentuale di riuscita. Pellegrini e Dybala i più attivi, male Abraham
Servono maggior precisione e qualche spunto in più. Non solo in zona tiro (la Roma crea tanto, ma segna poco: 82 tiri, 28 nello specchio per 6 gol), ma anche negli 1 vs 1 offensivi. I dati parlano chiaro, anche se come ogni freddo numero si espone a diverse interpretazioni: i giallorossi sono la prima squadra in Serie A per tentativi di dribbling (93, seguono Milan e Napoli a 87), ma quintultimi per quelli riusciti, con una percentuale del 48,4%, come il Bologna e meglio solo di Sampdoria, Hellas Verona e Monza. Una percentuale troppo bassa per la qualità della squadra a disposizione di Mourinho, soprattutto per le caratteristiche del gioco dello Special One, diretto e basato sugli 1 vs 1.
Una squadra che gioca con il sistema utilizzato fino a questo momento dalla Roma dovrebbe poter contare su un apporto notevole da parte degli esterni di fascia, sia dal punto di vista dei cross (solo 41, meno solo l’Udinese), sia da quello dei dribbling. Non è il caso della Roma, in particolar modo per quanto riguarda la fascia destra. A sinistra ci sono Spinazzola e Zalewski (out a Empoli), con rispettivamente 11 e 6 dribbling tentati e 5 e 3 riusciti, mentre sulla corsia opposta la situazione è drammaticamente diversa: Karsdorp ha tentato il dribbling 2 volte finora (1 riuscito), Celik 1 volta sola. È semplicemente la fotografia delle caratteristiche di questi giocatori, i primi portati a saltare l’uomo e ad attaccare, i secondi a difendere. In questo modo, però, l’apporto delle fasce è limitato. I giocatori che hanno tentato il dribbling più volte in casa Roma sono Pellegrini e Dybala, rispettivamente 14 e 13 tentati e 8 riusciti, come ulteriore conferma del fatto che spesso ci si affidi alle soluzioni individuali. Seguono Abraham (11 tentativi, solo 2 riusciti), El Shaarawy (9 tentati, 4 riusciti) e Zaniolo (6 e 1). Potrebbe stupire, ma uno dei giocatori con il 100% di dribbling riusciti è Roger Ibañez: 5 su 5 per lui. Spesso il tecnico portoghese gli chiede coraggio in fase di uscita.
Tante soluzioni individuali, ma o per condizione fisica ancora lontana dalla perfezione o per stanchezza tanta, troppa imprecisione. Mourinho ha necessità che questi dati migliorino, sia se si insisterà con il 3-4-2-1 sia se si passerà al 4-2-3-1, modulo che probabilmente libererebbe gli esterni destri della Roma da compiti poco adatti alle loro caratteristiche tecniche e individuali. L’assenza di Zaniolo indubbiamente sta pesando da questo punto di vista, per i suoi strappi e per la sua corsa, ma l’immagine che danno questi dati è quella di una squadra “ferma”, non nelle intenzioni, ma nella riuscita effettiva. La condizione migliorerà con il passare dei giorni e magari aumenterà anche l’efficacia dei giallorossi negli 1 contro 1, l’anno scorso una delle armi segrete di Mourinho, soprattutto con l’inserimento di Zalewski. Il coraggio non manca, il resto arriverà.
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