Tammy facci un gol: ora più che mai la Roma ha bisogno di lui
Mourinho si aspetta di più da Abraham, protagonista a Empoli l’anno scorso. In stagione una sola rete e tanta fatica: oggi rientra dopo il turno di riposo in Europa
Tammy, facci un gol: Roma chiamò. Letteralmente. Mai come in questo momento Mourinho e la squadra giallorossa hanno bisogno del miglior Tammy Abraham, che lo scorso anno in Toscana, proprio in questo stadio, segnò due gol decisivi per il 2-4 finale, che oltretutto aprirono le marcature e spianarono la strada ai giallorossi per la vittoria. Ripensando a quel tipo di prestazione, però, diventa evidente come in questa prima parte di stagione non si sia ancora visto quel giocatore che la scorsa stagione ha travolto il campionato italiano e che ha terminato la stagione con 27 gol segnati, siglando diversi record, destinati a essere aggiornati durante e al termine di quella corrente. Sicuramente la presenza del Mondiale nel bel mezzo della stagione è un impegno ingombrante, al quale il numero 9 giallorosso non può essere indifferente e c’è da scommettere sul fatto che la sua condizione sarà al top proprio in quel periodo lì, ma alla Roma Tammy serve adesso, più che mai.
Il peso dell’attacco della truppa di Mourinho è quasi interamente sulle sue spalle, almeno al momento, con il Gallo Belotti che ha bisogno di allenarsi con il gruppo e giocare per raggiungere la miglior condizione, anche se Shomurodov giovedì ha fatto vedere di voler accrescere il suo minutaggio. Va (ri)affinata la sintonia con i compagni di reparto, tra i quali quest’anno c’è anche un nuovo interprete, una stella vera e propria, con il quale fuori dal campo il numero 9 ha già legato molto, Dybala. A livello tattico sta cambiando qualcosa e oggi potrebbe cambiare ulteriomente, quindi per cominciare a trovarsi a occhi chiusi potrebbe servire qualche allenamento in più.
Pellegrini e il numero 21 in questa prima parte di stagione hanno hanno rivestito più che altro il ruolo di rifinitori, dovendo spesso venire a prendersi il pallone quasi all’altezza del centrocampo e Zaniolo torna tra i convocati solo oggi, dopo un periodo di stop forzato: ad Abraham serve maggior assistenza, alla Roma servono i suoi gol, per battere oggi l’Empoli e per aumentare il bottino delle reti segnate, che in queste prime partite è stato particolarmente esiguo. I dati dell’inglese da inizio anno raccontano che ha tirato in porta 8 volte ed è quinto tra i giocatori in Serie A per il dato degli expected goals (2.85), mentre viaggia alla media di 1.52 expected assist a partita, numeri che evidenziano la sua partecipazione totale alla manovra e il suo impegno per aiutare i compagni e mettersi a loro disposizione. Mourinho dopo la gara contro la Juventus, unica nella quale Abraham ha segnato fino a oggi, lo aveva aspramente criticato («ha giocato in maniera orribile»), salvo poi coccolarlo dopo l’ottima prestazione contro il Monza, in casa. È chiaro cosa si aspetti dal suo bomber e non sono soltanto i gol, che oggi pomeriggio sarebbero necessari e quindi ben accetti, ma anche lavoro di sponda e partecipazione alla manovra della squadra.
Rispetto allo scorso anno, però, c’è una grande novità: in panchina ci sono giocatori in grado di farlo riposare, se necessario, cosa che nella scorsa stagione non ha mai potuto fare, neanche quando non ne aveva più. Fra Abraham e Mourinho c’è un rapporto di grande fiducia e sincerità, si stimano e sanno cosa possono darsi a vicenda. Questa sera è l’occasione ideale per tornare a segnare, come fatto lo scorso anno con quella doppietta. Dopo un turno di stop e con la voglia di ribadire che il centravanti di questa squadra è lui e lui soltanto.
Le alternative a Tammy
Giovedì l’inglese non ha preso parte alla spedizione in Bulgaria. Al suo posto ha giocato Andrea Belotti, il Gallo, arrivando nella Capitale nell’entusiasmo generale, motivato e giustificato dagli oltre 100 gol segnati in Serie A in carriera. Il nuovo numero 11 giallorosso è apparso (ragionevolmente) in ritardo di condizione, ma era scontato e inevitabile, visto che per l’intera durata dell’estate si è allenato da solo, con l’aiuto di un preparatore atletico. Gara dopo gara il livello del suo rendimento crescerà, ma alla Roma gol e punti servono ora. In questo senso a Razgrad si è messo in luce Eldor Shomurodov, rimasto nella Capitale dopo esser stato al passo di addio per l’intera sessione estiva di mercato: l’uzbeko aveva trovato il gol del momentaneo pareggio contro il Ludogorets, entrando in campo con la testa giusta, nonostante i pochi minuti e a prescindere dalla rete segnata.
A questo punto lo Special One potrà decidere a seconda del momento del match e delle necessità della squadra se inserire Belotti o l’ex attaccante del Genoa, che hanno anche caratteristiche diverse. La speranza, però, è che Abraham torni a segnare con la continuità della scorsa stagione gol pesanti e importanti per sbloccare gare ferme sullo 0-0. Ora più che mai la Roma ha bisogno di lui.
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