Aspettando il rinnovo di Zaniolo, ma prima c'è il campo
Difficile che Nicolò sia disponibile per la sfida di domani. In attesa della seconda convocazione, quella che vogliono proprio tutti: dai tifosi della Roma a Mou
Mourinho non parla mai a caso. Lo sapevamo anche prima che lo Special One si accomodasse sulla nostra panchina. Ne abbiamo avuto più di una conferma, in questo anno abbondante con il tecnico al timone di comando della Roma. Ancheper questo, nell’amaro dopo partita europeo, a noi che questo mestiere ormai ci ha fatto ammalare di pensieri maliziosi, quel «ci manca Zaniolo» pronunciato dal tecnico che ci ha riportato a vincere dopo quattordici anni, c’è sembrato più di qualcosa legato allo stretto presente. Anche perché dire, oggi, che manca Zaniolo, ci sembra di un’evidenza che sconfina ai confini della banalità. E Mou, tutto può essere meno che banale.
Del resto, Zaniolo è in attesa di una doppia convocazione. Quella per tornare a far parte della Roma che scende in campo, roba che al più tardi è prevista per la sfida contro l’Atalanta che concluderà questo iniziale segmento di campionato, prima della sosta per gli impegni delle nazionali. Il guaio alla clavicola sembra ormai in via di definitiva guarigione, anche se si sta procedendo con la necessaria cautela, visto che gli infortuni alla spalla sono sempre molto delicati e il rischio di eventuali ricadute bisogna ridurlo praticamente a zero. Per il resto, è la seconda convocazione quella che tutto l’ambiente giallorosso sta aspettando con un pizzico di preoccupazione ma pure con un certo ottimismo. E’, come è facile capire, la convocazione del procuratore del giocatore, Claudio Vigorelli, per cominciare a entrare nel dettaglio di un prolungamento contrattuale che, a dar retta ai sussurri, tutto sarà meno che una passeggiata di salute. Pur nella consapevolezza che entrambe le parti vogliono arrivare alla fumata bianca. Ma un conto sono le intenzioni, un altro i numeri che dovranno essere messi sul tavolo. Numeri che riguardano il nuovo stipendio da garantire a Zaniolo, l’eventuale inserimento di una clausola rescissoria che se dovesse servire sarebbe propedeutica alla firma, la nuova scadenza che la Roma vuole non prima del duemilaventisette, un numero, quest’ultimo, che è quello che preoccupa di meno.
Le parti, Pinto da una parte, Vigorelli dall’altra, si sono già incontrate un paio di volte a Milano nel mese di agosto nei giorni del mercato. Due incontri veloci e cordiali (i rapporti tra Pinto e Vigorelli sono più che buoni per quello che ci risulta da entrambe le parti). Due incontri in cui non si è parlato di numeri, ma solo per ribadirsi che, a trattative chiuse, sarebbero cominciati i faccia a faccia per approfondire la questione. Quando? Noi sappiamo che al momento non è stata ancora fissata una data. Ma tutto ci fa credere che dopo la prossima settimana che vedrà la Roma in campo tre volte (Empoli, Helsinki, Atalanta), la successiva, in concomitanza con la sosta, sarà quella giusta per cominciare a confrontarsi. E a meno di clamorose accelerate, sarà soltanto la prima tappa per trovare un accordo che, per quello che sappiamo, non sarà semplice da trovare. A bocce ferme, diciamo così, la differenza tra offerta (tre milioni più bonus tra semplici e difficili) e richiesta (oltre quattro milioni più bonus) è piuttosto importante. E considerando che la sentenza Uefa sulle questioni legate al fair play finanziario, costringe la società giallorossa a non poter aumentare il monte ingaggi, la questione non è di facile soluzione (anche se alla fine di questa stagione il contratto in scadenza di El Shaarawy, sei milioni e mezzo lordi, può garantire quel margine necessario per garantire senza problemi l’aumento dello stipendio del ventidue).
Come metro di paragone, considerando pure che Zaniolo un certo numero di estimatori in giro per l’Europa ce li ha, si può ricordare che tutte le voci di dentro del mercato, qualche mese fa parlarono di un accordo (teorico) trovato da Vigorelli con la Juventus sulla base di quattro milioni di euro netti a stagione per cinque anni. E a questa cifra molto probabilmente la Roma si dovrà perlomeno avvicinare (comprendendo i bonus) se vorrà, come vuole, trovare il nuovo accordo con Zaniolo, procuratore e famiglia. In questo senso il fattore tempo lavora tutto a favore del giocatore che il prossimo trenta giugno sarà a dodici mesi dalla naturale scadenza dell’attuale contratto, cosa che inevitabilmente vorrà dire un sostanzioso deprezzamento del valore del cartellino. Il primo a saperlo, ovviamente, è Tiago Pinto che punterà, nei limiti dei conti, a chiudere il prima possibile l’accordo per il prolungamento contrattuale del giocatore. Chiudiamo con la questione Maksimovic che in molti indicano come possibile nuovo arrivo a Trigoria per andare a occupare il ruolo di quinto centrale difensivo. Non vogliamo smentire nessuno, ma la risposta che c’è stata data a proposito di Maksimovic è stata lapidaria: «Non c’è nulla».
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