Testa a Empoli-Roma, ora l'obiettivo è invertire la rotta
In cinque giorni i giallorossi si sono disuniti. In due partite concessi sei gol, nelle prime solo uno. Da lunedì tre gare in sei giorni: serve la vera Roma di Mourinho
Nessun dramma, ma è il momento di invertire la rotta. Nel giro di quattro giorni la Roma sembra aver perso distanze in campo, certezze, convinzione e fame. Ovviamente non è possibile, perché il lavoro di Mourinho è iniziato la scorsa estate e una formazione simile a quella vista in campo in Bulgaria ha vinto un trofeo pochi mesi fa: la Roma non può essere questa, svagata e fragile.
Fino alla partita di domenica Pellegrini e compagni erano primi in classifica, avevano subito un solo gol nelle prime gare stagionali (e su punizione) e pochi tiri in porta: da inizio anno i giallorossi hanno concesso agli avversari solo 14 conclusioni (quarta in A), 5 dei quali contro l’Udinese. Rui Patricio in campionato ha compiuto appena 9 parate, 6 tiri da fuori area e 3 dall’interno della stessa, oltre ad aver tenuto la porta inviolata tre volte. Numeri che mal si sposano con il rendimento delle ultime due trasferte, nelle quali la Roma ha subito 6 gol, mentre contro Salernitana, Juventus, Monza e Cremonese uno.
Stupisce la mancanza di compattezza e determinazione dei giallorossi, lo spirito di sacrificio e la mentalità da “non si molla niente” che hanno contrassegnato lo scorso finale di stagione nelle ultime due partite non si sono visti e questo è un problema da risolvere subito. Lo Special One deve necessariamente trovare soluzioni tattiche, anche con uomini diversi, soprattutto in mezzo, ma non solo: serve una presenza in campo diversa, fisicamente e mentalmente. Un’immagine spietata è il primo gol subito giovedì sera, con Cristante che trotterella dietro Cauly lanciato verso l’area giallorossa, colpevolmente sguarnita.
Mourinho non ha nascosto la frustrazione dopo il ko in Bulgaria: "Ultimamente sembra che tutto ci vada storto". Questo è il momento di reagire al fato avverso. Da lunedì a domenica, in sei giorni, la Roma giocherà tre partite importanti: Empoli fuori casa, Helsinki e poi l’Atalanta all’Olimpico, alle 18:00. Le prossime due in particolare saranno fondamentali per riaccendere la luce durante questo piccolo blackout, per riprendere il ritmo di inizio stagione e per correggere l’atteggiamento di una squadra che negli ultimi 180’ ha fatto passi indietro troppo grandi per essere veri.
I giallorossi in pochi giorni hanno dovuto affrontare tanti problemi, molti dei quali inaspettati, che sembrano aver inferto un duro colpo alle convinzioni dei giallorossi: nelle ultime settimane si sono fermati prima Wijnaldum e Zaniolo, due pedine fondamentali per “il puzzle” che Mourinho aveva costruito in estate, poi El Shaarawy e Kumbulla, due stop che hanno ridotto all’osso la squadra.
Lunedì c’è la grande occasione di affrontare una squadra ferma in classifica a 4 punti, figli di altrettanti pareggi, oltretutto sapendo già i risultati delle dirette concorrenti, le quali scenderanno in campo prima dei giallorossi. Non sarà una passeggiata di salute, soprattutto se l’atteggiamento sarà quello visto nelle ultime due partite. Serve cambiare marcia e ritmo da subito, perché la stagione non aspetta e di passi falsi già ne sono arrivati due e a stretto giro di posta. Nulla è perduto e questo è bene ricordarlo ogni giorno: la stagione è appena iniziata e c’è tutto il tempo di arrivare primi nel girone di Europa League e di mettersi alle spalle la sconfitta di Udine.
Di nuovo in campo
Oggi si torna al lavoro a Trigoria, alle 10:30, ieri i giocatori hanno beneficiato di un giorno di riposo per staccare la spina e iniziare al massimo del ritmo una settimana che potrebbe rilanciare la Roma anche dal punto di vista del morale e dell’entusiasmo. Da valutare le condizioni di Karsdorp e Abraham, mentre Zaniolo spinge per rientrare tra i convocati già a Empoli, ma la Roma andrà cauta. Probabile il rientro prima della sosta. La missione è quella di tornare a fare tre punti subito, già lunedì contro l’Empoli, perché questo weekend lungo (troppo lungo) va messo alle spalle il prima possibile. Come sottolineato da Mourinho le cose sono andate tutte “contro” la Roma, ma ora inizia un’altra settimana e i giallorossi devono farsi trovare pronti, per arrivare alla sosta nel migliore dei modi, stringendo ancora i denti, uscire indenni da questo momento complicato, tra infortuni ed episodi sfavorevoli, e poi ripartire.
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