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Esame Udinese per Mourinho e i suoi. Su un campo spesso ostico la squadra giallorossa cerca la quarta vittoria del suo campionato, ma senza turn over

Squadra in campo a Trigoria

Squadra in campo a Trigoria (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
04 Settembre 2022 - 09:00

Piccoli segni di normalità. Ieri la Roma è tornata a viaggiare in aereo partendo dal Terminal 1 di Fiumicino, quello maggiormente frequentato dai turisti che dopo il periodo pandemico era rimasto chiuso per lavori di ristrutturazione, e potete immaginare le scene di entusiasmo che ci sono state intorno al gruppone giallorosso in transito. Una febbre romanista che sta contagiando tutti e che accompagnerà la squadra in queste tre importantissime trasferte consecutive: stasera a Udine (calcio d’inizio ore 20,45, telecronaca esclusiva Dazn), giovedì in Bulgaria contro il Ludogorets fresco vincitore della Supercoppa locale per l’esordio in Europa League, lunedì prossimo a Empoli. Non mancheranno i tifosi giallorossi al seguito, come specificato nell’articolo qui a fianco.

Contro i bianconeri di Sottil, reduci da due toste vittorie contro il Monza in trasferta e alla Dacia Arena con la Fiorentina, la Roma va alla ricerca della quarta vittoria in campionato sfidando a distanza l’altra capolista, impegnata domani a Monza, e in qualche modo fregandosene dei girotondi alle spalle visti negli anticipi di ieri, con Napoli e Milan trionfatori di giornata che potrebbero comunque essere staccati con una vittoria. Sarà forse la più difficile delle sfide programmate dal calendario in questo primo lungo periodo di stagione, cominciato alla vigilia di ferragosto a Salerno e che terminerà proprio con la sfida all’Atalanta all’Olimpico del 18 settembre, prima della sosta della Nazionale. Nove partite in programma tra agosto e settembre tra campionato e coppa per gettare le fondamenta di una stagione che si preannuncia davvero promettente. Sulla carta la Juventus avrebbe dovuto rappresentare l’ostacolo più alto, nei fatti però la Roma è stata la vera nemica di se stessa nel primo tempo di Torino e si è visto anche ieri di quale ancora indefinita pasta sia fatta oggi la squadra di Allegri. Mentre l’Udinese è una squadra dinamica e muscolare, compatta e aggressiva, modellata sul sistema tattico storicamente adottato ad Udine, il 352, a dispetto delle convizioni del nuovo allenatore, orientato prima di questa esperienza sulla difesa a 4.

Mourinho gode di una tradizione particolarmente favorevole, non avendo mai perso con i friulani (cinque vittorie su sei confronti): l’anno scorso in realtà è andato vicinissimo alla sconfitta per via di una delle più brutte esibizioni stagionali della sua squadra, peraltro nella prolifica seconda parte dell’anno. Pareggiò al 94° Pellegrini su rigore, ma l’Udinese fu superiore in tutto. Il timore è che quel canovaccio tattico possa ripetersi, se la Roma restasse passiva come a volte le accade, schiacciandosi magari sulla propria linea difensiva con Cristante e Matic a correre in ampiezza da una parte all’altra per evitare la superiorità numerica. In questo senso la posizione di Pellegrini, abituato a muoversi in ogni zona di mezzo tra la propria e l’altrui trequarti, potrebbe essere determinante. E magari sarebbe più opportuno farlo partire in non possesso sulla stessa linea di Cristante, con Matic magari alla prima impostazione e Dybala con Abraham delegati alla contrapposizione sulla costruzione dal basso dei tre centrali della squadra di casa.

Anche la tradizione generale della Roma con l’Udinese è confortante, ma lo stadio Friuli è stato più volte particolarmente ostico. Ieri Mourinho forse non per caso ha citato in un passaggio veloce della sua conferenza stampa anche la capacità della squadra di casa di influenzare in qualche modo la condotta dell’arbitro. Facile collegare la curiosa puntualizzazione alla designazione del napoletano Maresca, sei precedenti con la Roma negli ultimi tre anni e neanche una sufficienza rimediata nelle pagelle del Romanista. Nonostante questo per tutti i bookmakers la squadra giallorossa è largamente favorita: le quote passano dall’1,90 del segno 2 al 4 del segno 1.

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