Stadio Olimpico, Roma-Monza: sali sul ciclo
Comincia questa sera contro l’ultima della classifica a zero punti una serie di sei partite che prima della sosta potrà indirizzare la stagione
C’era Giovanni Stroppa in campo l’unica volta in cui il Monza superò la Roma in un confronto ufficiale: era il 28 agosto del 1988, girone eliminatorio di Coppa Italia, inaugurazione del nuovissimo stadio Brianteo (con una tribuna inagibile per i calcoli sbagliati degli ingegneri) oggi ribattezzato U-Power, e finì 2-1 per i locali. Il tridente costituito da Renato, Voeller e Rizzitelli non funzionò, Liedholm al termine della gara annunciò provvedimenti: "Metterò Andrade per garantire più equilibrio".
Ma la stagione non andò benissimo lo stesso: l’ottavo posto finale in campionato (che cominciò il 9 ottobre, allora usava così) garantì lo spareggio con la Fiorentina per andare in Coppa Uefa, ma sul neutro di Perugia arrivò la beffa del gol del rimpianto ex Pruzzo a tenere lontana la squadra dalla competizione europea e a favorire l’arrivo di Gigi Radice, che poi fu l’artefice della splendida stagione del Flaminio. Roma e Monza si sono affrontate invece due volte in serie B, nell’unico anno cadetto della Roma, stagione 1951-52, e furono due vittorie giallorosse: 2-0 in trasferta all’andata, nel vecchio stadio San Gregorio, con reti di Sundqvist e Arcadio Venturi, e 1-0 al ritorno in casa con rete di Carletto Galli, uno che tra le varie benemerenze ha quella di aver segnato una volta 5 gol alla Lazio, con la maglia del Milan.
Il Monza non ha cominciato benissimo neanche questa stagione e il calendario non sembra particolarmente propizio: dopo la trasferta di stasera i brianzoli sono attesi dall’Atalanta in casa, da una non semplice trasferta a Lecce e poi dal confronto ancora casalingo con la Juventus. Prevedere qualche complicazione rispetto alle ambizioni di Stroppa di guidare la squadra fino alla fine del campionato è esercizio facile, sempre che la Roma stasera faccia il suo dovere e, riassorbita la fatica di Torino, trovi la serenità per disputare 72 ore dopo una partita che le consenta di arrivare al traguardo della quinta giornata in testa alla classifica, poi si vedrà al fianco di chi.
Lo step successivo per la Roma sarà il tagliando della sosta della Nazionale: da stasera al 18 settembre, la Roma affronterà sei partite, di cui due europee con il Ludogorets in Bulgaria e con l’Helsinki in casa, e quattro in campionato, con le trasferte di Udinese e Empoli e lo scontro diretto con l’Atalanta all’Olimpico il 18 settembre. Inutile fare previsioni e tabelle, ma è certo che l’occasione sembra propizia per far immediata chiarezza sulle ambizioni stagionali, prima del successivo tour de force di 12 partite in 42 giorni che precederà la pausa del Mondiale in Qatar. Non per caso Mourinho ha chiesto rinforzi pronti ed immediati e la società lo ha accontentato portando a Trigoria bomber Belotti (oggi in panchina) e Mady Camara, onesto centrocampista di impulso e gamba che terrà per qualche mese il posto in caldo a Wijnaldum.
Ieri l’allenatore ha preferito restare in silenzio, come sempre gli accade quando gli impegni si moltiplicano con infrasettimanali mai troppo gradite. Quel che (mal)pensava di questa programmazione così ravvicinata l’ha già detto in due precedenti conferenze stampa, così come molto chiaro è stato sulle valutazioni di alcuni giocatori rispetto alla partita di Torino. Non sappiamo ancora se cambierà sistema di gioco tornando alla difesa a 4 come evocava ieri la Gazzetta dello Sport (ma a naso ci sembra complicato), né quali saranno le scelte definitive di formazione, ma è naturale pensare a qualche variazione sul tema rispetto alla squadra che tra le amichevoli più prestigiose e le prime uscite di campionato aveva conquistato la sua fiducia. Di sicuro sarà più facile andarsi a cercare i tre punti con la spinta del pubblico (ennesimo sold-out) e nel fresco di un orario (finalmente) pienamente serale (ore 20,45). Per chi resta a casa la telecronaca è su Dazn.
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