Zaniolo e Wijnaldum: la grande attesa
L’olandese aspetta ancora il via libera per l’operazione alla tibia. Il numero 22 ha dato appuntamento tra tre settimane, dopo la lussazione alla spalla
Non se la immaginavano certo così la settimana che porta a Juventus-Roma, Wijnaldum e Zaniolo. Mourinho non ha fatto neppure in tempo a dire, nella conferenza stampa pre Cremonese, che a parte Darboe (che comunque Juventus-Roma l’avrebbe vista dalla panchina, se non si fosse lesionato il crociato in ritiro) stavano tutti bene, che due pezzi da 90 sono finiti in infermeria: Wijnaldum nell’allenamento di rifinitura, domenica pomeriggio, Zaniolo in partita, sul finire del primo tempo, ricadendo a terra dopo un contrasto di gioco con il georgiano Lochoshvili. Il primo ha riportato una frattura alla tibia destra, il secondo una lussazione alla spalla sinistra: il primo dovrebbe operarsi, il secondo dovrà portare un tutore che terrà immobilizzata l’articolazione. I tempi di recupero sono diversi, l’olandese rischia di tornare in campo con l’anno nuovo, l’altro si pensava potesse metterci un mesetto, ma lunedì, dopo la visita di controllo a Villa Stuart, ha voluto diffondere un po’ di ottimismo, rispondendo ai “gufi” che si auguravano un altro infortunio serio - sarebbe stato il terzo, per un ragazzo di 23 anni - e dandogli appuntamento in campo tra tre settimane.
La sfida più sentita
Di certo salterà la sfida con la Juventus, la squadra a cui gran parte dei mezzi di informazione lo accostano da un paio d’anni: i bianconeri storicamente stanno con le antenne dritte quando emerge un talento italiano - Chiesa e Locatelli sono gli ultimi esempi - il ragazzo a Torino piace, ma non è mai stata intavolata trattativa. Anche perché i giallorossi non hanno incedibili, e sicuramente avrebbero ascoltato un’eventuale offerta ma avevano già messo in chiaro di voler dettare le condizioni per un’eventuale cessione, e di non accettare offerte al ribasso, nonostante il contratto in scadenza nel 2024, che non li mette certo in una situazione di forza. E il ragazzo, che ai primi di luglio sembrava risentire un po’ della situazione, col passare dei giorni è sembrato sempre più dentro al progetto. E le prestazioni erano di livello: è apparso asciutto, fresco e in gran forma già dalle prime uscite, sarebbe stato sicuro protagonista anche coi bianconeri.
Per Wijnaldum il discorso è diverso, visto che è arrivato a Roma solamente il 5 agosto, e non ha avuto molto tempo per assimilare gli schemi di Mourinho. A Salerno ha fatto 11’ partendo dalla panchina, l’infortunio di Zaniolo ne avrebbe accelerato l’inserimento, se non si fosse fatto male 24 ore prima. Capitano dell’Olanda, ci vorrebbe un miracolo per fargli giocare il Mondiale. La terapia conservativa consente tempi più brevi, ma non risolve definitivamente il problema: tutto va verso l’operazione, ma non è stata ancora fissata.
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