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Entro 48 ore si deciderà se Wijnaldum sarà operato

Ci sarà un consulto tra gli staff sanitari di Roma, Paris Saint Germain, nazionale olandese e il dottor Ahlbaumer, medico di fiducia dei Friedkin

Wijnaldum durante la presentazione all'Olimpico

Wijnaldum durante la presentazione all'Olimpico (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Piero Torri
23 Agosto 2022 - 11:30

Non ci fosse stato il Mondiale il prossimo novembre, sarebbe stato più facile decidere come procedere con Wijnaldum e la sua frattura alla tibia. Così invece, entrano in ballo le legittime ambizioni del giocatore di giocare il Mondiale. E allora, dopo lo shock iniziale per l’infortunio, si deciderà nelle prossime quarantotto ore come procedere. 

Non sarà una decisione facile perché saranno cinque le campane da ascoltare: 1) lo staff sanitario della Roma; 2) i medici del Psg; 3) quelli della federazione olandese (in questo caso la Roma ricordi bene quello che successe con Strootman); 4) il dottor Georg Ahlbaumer, numero uno della Klinik Gut di St. Moritz, ovvero la struttura di fiducia dei Friedkin; 5) il giocatore al quale in ogni caso giustamente toccherà l’ultima parola. Se la frattura fosse stata scomposta, non ci sarebbero stati problemi (si fa per dire), Gini sarebbe stato obbligato a entrare in sala operatoria con il rischio concreto di dover dire addio al Mondiale. Così, invece, ci sono due strade da poter percorrere. La prima è quella di una terapia conservativa che come controindiazione, in chiave Qatar, vorrebbe dire addio all’avventura con l’Olanda perché i tempi di recupero sono stimati in circa quattro mesi. La seconda, al contrario, quella dell’intervento chirurgico, operazione che i medici definiscono ormai di routine con l’inserimento di una vite particolare nella tibia del giocatore, per Gini potrebbe voler dire  avere una speranza di poter partecipare al Mondiale, visto che il recupero sarebbe stimato tra i due mesi e mezzo e i tre. Tutte le parti in causa, comunque, tra le priorità hanno al primo posto la completa e perfetta guarigione del giocatore. E questa probabilmente sarà la discriminante che porterà alla decisione finale.

Sull’infortunio ieri ci sono stati anche due interventi piuttosto seccati dall’ambiente Roma. In particolare quello di Josè Morinho che, ci dicono, si è arrabbiato molto dopo aver letto su qualche giornale che lui per l’infortunio di Wijnaldum aveva urlato contro Felix: "A volte il calcio può essere una merda. In sole due settimane Gini è diventato uno di noi per le sue qualità umane, quelle calcistiche già le conoscevamo. Purtroppo in un incidente molto sfortunato ha avuto un brutto infortunio... Ma a volte non è solo il calcio a essere una merda, anche le persone possono esserlo. Coloro che hanno dato il via alle voci secondo cui un ragazzo eccezionale come Felix potrebbe essere responsabile di quello che è successo sono una vera feccia". E poi pure Felix, descritto distrutto per gli insulti che ha ricevuto, ha postato il suo pensiero: "Prima di affermare, prova a chiedere. Prima di giungere a una conclusione, prova a fare chiarezza. Prima di dare un giudizio, prova a conoscere la storia completa. E’ difficile da battere una persona che non molla mai". Un abbraccio a Felix.

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