AS Roma

Verso la Cremonese: la rosa è pronta e Mourinho ha ampia scelta

Domani inizia il primo ciclo di partite ravvicinate. Lo Special One gestirà le forze. Wijnaldum e Zalewski si mettono in pari col resto dei compagni

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
21 Agosto 2022 - 09:31

Una Roma senza riserve, ma nel senso buono. Questo inizio di stagione, come era nelle previsioni dei campetti degli addetti ai lavori, l’ha già dimostrato. José Mourinho ha un organico più profondo rispetto alla scorsa stagione e in panchina, qualche volta, si potrà accomodare anche qualche top player della rosa. Come se non bastasse a Trigoria si lavora per rendere ancora più evidente questo concetto, con l’arrivo di un attaccante di sicura affidabilità come Belotti per “proteggere” Abraham (che in inverno avrà anche un impegno Mondiale) e un quinto difensore per essere più coperti dietro.

Niente riserve, dunque. Un concetto che nel calcio post Covid e moderno in senso lato, per altro, è stato reso ancora più necessario dall’infittirsi dei calendari, dall’inserimento in pianta stabile dei cinque cambi e infine dall’ambizione che la presidenza Friedkin ha manifestato fin dai primi passi concreti dopo un anno di studio del fenomeno Roma. Mourinho, che continua ad ogni modo a chiedere il suo, e cioè rinforzi per superare le limitazioni che tutte le squadre andando a cercare il pelo nell’uovo hanno, può sicuramente dormire più tranquillo di questi tempi. Con la Cremonese ci saranno da prendere tre punti, davanti a più di 60mila persone affamate di vittorie. Con l’intera rosa a disposizione e con giocatori come Wijnaldum e Zalewski con più minuti di allenamento in gruppo nelle gambe, Mou potrà sfogliare una margherita molto più profumata della passata stagione. L’olandese, che ha atteso la Roma allenandosi fuori dal gruppo Psg per un mese ed è arrivato poco prima della presentazione con lo Shakhtar Donetsk e il polacco di Tivoli, che si era fatto male alla caviglia destra in Israele nell’amichevole vinta contro  il Tottenham di Conte, sono in ripresa.

Siamo all’inizio, è vero, i calciatori possono anche giocare qualche partita da 90’ consecutiva, ma da domani inizierà un ciclo di impegni ravvicinati che vedrà il picco a Torino sabato prossimo contro la Juventus e sarà necessario dosare le forze. A centrocampo, dove Gini Wijnaldum reclama spazio, ci sono Nemanja Matic, che a Salerno ha iniziato in panchina, e Bryan Cristante, che invece in Campania ha sbrogliato la situazione regalando con il suo sinistro da fuori area i tre punti alla squadra giallorossa.

Poi, volendo far coesistere di nuovo e far trovare affiatamento ai tre tenori d’attacco Dybala, Zaniolo e Abraham, che per ragioni diverse hanno tutti e tre bisogno di giocare, c’è sempre capitan Pellegrini che può arretrare come successo già nelle ultime tre partite, due amichevoli e la prima ufficiale contro la Salernitana, con ottimi risultati. Sempre sulla linea dei centrocampisti, con i grigiorossi allenati da Alvini potrebbe essere il turno di Zalewski a sinistra, con Spinazzola inizialmente in panchina magari anche a concentrarsi per la gara del 27 contro gli ex compagni bianconeri. Ballottaggio di livello anche in fascia destra dove si attende con curiosità un passo in avanti di Celik, unico acquisto che è costato qualcosa alla Roma dall’attuale sessione di mercato, e il già ampiamente rodato Rick Karsdorp.

Un po’ più blindata, quanto al possibile turnover, la difesa, dove il terzetto è più titolare che in altri settori. Per cambiare qui Mourinho valuterà l’avversario soprattutto e, a occhio, con attaccanti come Okereke e Dessers di fronte sembra difficile che possa rinunciare alla velocità di Ibañez o l’esperienza di Mancini per far subentrare Kumbulla. Smalling, che domenica scorsa a Salerno ha ripreso un cartellino giallo dopo una vita, non si discute e sarebbe sorprendente vederlo in panchina dall’inizio. Insomma lo Special One, che ogni tanto parla ancora alla vecchia maniera di “titolarissimi”, può davvero godersi la nuova Roma che sempre più assomiglia alla sua identità. Se poi entro la fine del mese arriveranno le ultime ciliegine sulla torta, il lavoro sarà ancora una volta quello di “normalizzare” e procedere a testa bassa.

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