Verso la Cremonese: Mourinho spinge, è l'ora delle scelte
In attesa degli ultimi tasselli dal mercato ci sono comunque tante soluzioni: ma l’assetto base non dovrebbe cambiare. E la panchina è finalmente fornita
Tempo di lavoro intenso a Trigoria. La Roma prepara la gara d’esordio casalingo in campionato contro la Cremonese in una delle settimana più lunghe della sua prima parte di stagione, complice il calendario stringente che accompagnerà la Serie A alla sosta di metà novembre prevista per il mondiale in Qatar che la nostra Nazionale vedrà da spettatrice. Sì, perché da dopo la gara contro i grigiorossi di Alvini di lunedì pomeriggio, si correrà a ritmi più elevati, almeno fino alla fine di agosto con gli impegni con la Juve e il Monza ravvicinati. José Mourinho, che ieri a Trigoria si è anche improvvisato “giardiniere” (con tanto di post sui social che lo ritraevano indaffarato sul prato verde) per dare una mano a chi doveva irrigare i campi viste le temperature e il sole che si abbatte in questi giorni sulla Capitale, attende notizie da Tiago Pinto per il completamento della rosa (leggasi un attaccante con nome e cognome, Andrea Belotti, e un difensore) e vuole mantenere alta la concentrazione della squadra dopo i tre punti guadagnati a Salerno nella prima giornata.
L’impressione è che il tecnico portoghese insisterà sull’assetto che abbiamo visto nelle ultime tre partite della Roma (le due amichevoli col Tottenham e lo Shakhtar e la gara contro la Salernitana), ossia con i tre tenori Abraham, Zaniolo (che ieri ha postato l’ennesima foto di una partitella vinta proprio insieme all’inglese) e Dybala schierati sul fronte d’attacco nel 3421 con Pellegrini in mediana. Il capitano è in continua crescita fisica e tattica e sembra davvero poter giocare in qualsiasi ruolo. Se ne avesse tre ne schiererebbe tre, il buon José. Difficile quindi immaginare che pronti via per far spazio ai big di centrocampo, Matic e Wijnaldum, o per premiare il fidato Cristante, che ha risolto la partita dell’Arechi con un tiro da fuori, tenga a riposo proprio Lollo. Certo è che imbarazzo della scelta e partite ravvicinate, oltre che un avversario temibile come tutti in Serie A ma fino a un certo punto, potrebbero far orientare lo Special One a un mini-turnover.
La panchina in questa stagione è finalmente fornita. Discorso che vale anche per le fasce, dove Zalewski deve ancora esordire (è rimasto in panchina per 90’ nella prima uscita) e ora ha smaltito l’incidente capitato in Israele alla caviglia, Spinazzola ha rimesso il turbo contro i granata campani, e dall’altra parte Karsdorp conosce tutti i segreti del credo di Mou ma Celik spera almeno in uno scampolo di partita davanti al suo nuovo pubblico. Con Rui Patricio re dei clean sheet, in difesa i soliti tre.
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