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Stasera Roma-Shakhtar: tutti i precedenti tra le due squadre

Quattro incroci nell coppe europee con la squadra ucraina: 2 per Fonseca su entrambe le panchine. Gli ultimi durante la cavalcata in Europa League

Mancini esulta dopo il gol contro lo Shakhtar in Europa League

Mancini esulta dopo il gol contro lo Shakhtar in Europa League (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
07 Agosto 2022 - 10:30

Storia recente ma densa di sfide importanti quella fra Roma e Shakhtar Donetsk. Quattro i precedenti doppi confronti nelle coppe europee, quasi sempre forieri di soddisfazioni per i giallorossi. Che iniziano a incrociare sul proprio cammino gli ucraini nella seconda annata della prima era spallettiana, stagione 2006-07. In quella Champions il Gruppo D appare equilibrato, o quantomeno privo di spauracchi come di squadre cuscinetto: lo completano Valencia e Olympiacos. Nel match inaugurale la Roma con una singolare maglia color seppia ospita proprio i ragazzi di Lucescu. La macchina di Spalletti è però rodata alla perfezione e nella ripresa confeziona un 4-0 senza discussioni, grazie ai gol di Taddei, Totti, De Rossi e Pizarro. Il tecnico romeno si prende la rivincita con gli interessi nel 2011, quando agli ottavi di Champions elimina la squadra di Ranieri, che non ha più la presa dell’anno prima sul gruppo e di lì a poco cederà il posto a Montella. La polemica divampa già all’andata disputata all’Olimpico, quando Borriello resta fuori e le telecamere intercettano un suo labiale poco conciliante: "Questo tiene in panchina me che ho fatto 25mila gol". L’avventura europea finisce lì - come quella dell’allenatore testaccino - dopo il 2-3 ucraino a Roma ribadito dallo 0-3 a Donetsk, con tanto di rigore fallito dal numero 22 dell’epoca.

Per ritrovare il club del Donbass bisogna attendere gli ottavi di finale della Champions 2017-18: a guidare gli ucraini rafforzati dalla folta colonia di brasiliani c’è Paulo Fonseca: con la prima guerra coi russi in corso l’andata si gioca a Charkiv, dove la squadra di Di Francesco soffre, perde 2-1, ma tiene in piedi il discorso qualificazione grazie ad Alisson e allo stinco di santo di Peres. Nella bloccatissima gara di ritorno è una fiammata di Dzeko a proiettare la Roma verso la storica doppia sfida col Barcellona. Tre anni dopo, negli ottavi di Europa League, il tecnico portoghese è dal lato giusto della barricata e da ex s’impone sia all’andata (3-0 all’Olimpico, con reti di Pellegrini, El Shaarawy e Mancini), sia al ritorno (2-1, con doppietta di Mayoral). Quella squadra arriverà di nuovo a una semifinale europea, prima del trionfo con Mou. Ora tocca a lui.

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