AS Roma

Per Wijnaldum una festa a Ciampino, oggi firma e poi visite mediche

Centinaia di tifosi a cantare il suo coro, arriva in prestito con diritto di riscatto a 8 milioni, stipendio al 50% col Psg. Oggi si lega alla Roma

Wijnaldum all'arrivo a Ciampino

Wijnaldum all'arrivo a Ciampino

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
05 Agosto 2022 - 07:00

Finalmente Wijnaldum. Un’attesa spasmodica quella che ha accompagnato l’approdo nella Capitale del calciatore olandese proveniente dal Paris Saint Germain. Gini è atterrato poco prima delle 18 di ieri nello scalo romano di Ciampino con un volo privato messo a disposizione dalla famiglia Friedkin. Alla fine la Roma prende il nazionale olandese alle condizioni che riteneva migliori: prestito con diritto di riscatto a 8 milioni (quindi nessun obbligo) e con le spese sull’ingaggio ripartite al 50% circa tra i due club. Il PSG, oltre ai 3 milioni del bonus di fine luglio, pagherà tre mensilità e una parte dei bonus ulteriori a Wijnaldum. La Roma pagherà le altre nove mensilità: tradotto 5 milioni all’anno circa del fisso. Georginio per unirsi alla banda di Mourinho ha rinunciato a circa un milione di euro di altri bonus. Insomma, tanta era voglia di Roma di Gini, come lo chiamano tutti, e della sua famiglia, con la quale è sbarcato. 

Dopo la notte in albergo, nel programma di Wijnaldum questa mattina le visite mediche a Villa Stuart, poi la firma e tutte le ritualità del primo giorno, la scelta della maglia (il 18 è libero, ma non è da escludere che richieda di prendere il 5 che aveva a Liverpool, attualmente sulle spalle di Viña), le prime parole da giocatore giallorosso e la preparazione con la squadra all’abbraccio dell’Olimpico di domenica sera contro lo Shakhtar Donetsk alle 20.45.

L’accoglienza a Ciampino

Sono usciti prima i bagagli che Wijnaldum dalle porte automatiche del terminal dei voli privati del secondo aeroporto romano. Tra un sussulto e l’altro di diverse centinaia di tifosi presenti nello scalo di Ciampino, arrivati già quasi due ore prima dell’atterraggio dell’olandese e in cerca di zone d’ombra dove rifuggire un caldo rovente (aiutati dalla Roma stessa che ha distribuito bottigliette d’acqua all’occorrenza). Si sono “scaldati” ancora di più con i cori: spopola già la versione “romana” del canto dedicato a Wijnaldum già a Liverpool (con il “popopo” al posto del “dedede”).

Il volo, schedulato per le 16.50, era in ritardo, ma i romanisti sapevano tutto, grazie a internet e al loro smisurato amore: in diverse migliaia gli utenti che hanno tracciato la rotta, come già era successo per Dybala qualche settimana fa. Da Parigi è frequente il ritardo per traffico aereo quest’estate e in più il decollo era avvenuto da Rotterdam, città natale di Wijnaldum, dove l’aereo messo a disposizione dalla famiglia Friedkin (partito da Londra in mattinata ed atterrato prima di pranzo in Olanda) era andato a prendere la famiglia di Georginio. Che attendeva tutti nella capitale francese. Quando è sceso dall’aereo a Roma, con una maglia nera e pantalone chiaro, si è subito messo a disposizione della folla, sorridente e solare. Qualche autografo e selfie rapidamente, le braccia alzate in segno di saluto, la famiglia sorpresa ed emozionata che girava video e scattava foto ai tifosi romanisti e poi via con l’auto messa a disposizione dalla società. 

La clessidra vuota

Una trattativa estenuante, quella che ha portato Georginio Wijnaldum alla Roma. Soprattutto per i tifosi romanisti che sentivano in pugno il giocatore, subito disponibile con Mourinho al trasferimento, ma che vedevano ogni giorno slittare l’arrivo, tra un passo avanti e uno indietro, un dettaglio e l’altro da limare. Più tranquilla, ma col passare del tempo anche un po’ stizzita dagli atteggiamenti del Paris Saint Germain che rimodulava in continuazione le richieste, la Roma.

Con Tiago Pinto protagonista, serio e silenzioso portavoce di strategie da società forte.  In un mercato di indizi social, di refresh su Twitter, emoticons, clessidre, bandierine e meme, certo i tifosi della Roma non si annoiano: "Vorremmo che quest’estate non finisse mai", dicono i romanisti sui social network, nei bar, nelle radio. "Sarà una lunga estate", continuano a dire “sfottendo” gli increduli tifosi delle squadre avversarie. Intanto la clessidra di Wijnaldum ha finito la sabbia: è qui la festa. Avanti il prossimo.

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