Roma-Nizza 1-1: bella prestazione nella ripresa ma non basta
Sotto dopo 41’ per un doppio errore con vari titolari a riposo, poi sette cambi e la riscossa. Pari su autogol, Zalewski il più vivace: risultato stretto
Dal nostro inviato in Portogallo
Mancava solo il pareggio, nel borsino delle amichevoli giocate dalla Roma in questo avvio di stagione, arriva nell’ultimo giorno in Portogallo, contro il Nizza. Un primo tempo poco spettacolare, chiuso in svantaggio per un doppio errore di Viña e Svilar, e una ripresa all’arma bianca, in cui arriva un solo gol (l’1-1, peraltro da assegnare all’ex juventino Lemina, nella sua porta), ma anche tante indicazioni positive, a partire da Zalewski, che ha risposto all’ottimo primo tempo di Spinazzola. Avrà da scegliere, sulla sinistra, Mourinho quest’anno e forse per questo prova a piazzare Viña nei tre dietro: esperimento che difficilmente verrà riproposto, visto che l’uruguagio ha ballato. Con lui c’erano Kumbulla e Smalling, Mancini ha visto il primo tempo dalla panchina, insieme a Pellegrini, Abraham e Ibañez, a destra conferma per Karsdorp, Matic e Veretout in mezzo, davanti Shomurodov e Zaniolo, supportati (sulla carta: ha fatto poco) da Carles Perez. Dopo 5’ da segnalare giusto un tentativo di cross di Zaniolo, rimpallato dalla difesa, il Nizza ci prova con un sinistro al volo di Stengs, da fuori, bloccato a terra da Svilar. Poi Spinazzola lancia in profondità Zaniolo, palla bassa in mezzo a cercare Shomurodov, intercettata. Al 16’ Veretout sbaglia un appoggio nella sua metà campo, Claude-Maurice va al cross, ribattuto, sul rovesciamento di fronte ancora palla per Zaniolo, che però dalla linea di fondo opta per un pallonetto troppo alto per trovare deviazioni. Poi al cross con il sinistro vanno in rapida successione sia Veretout che Spinazzola, in entrambi i casi non ci sono compagni, nel primo Zaniolo (il più vivo del tridente che ha iniziato la gara) prova a riprendere la palla allontanata dalla difesa ma il suo tiro viene ribattuto. Al 20’ Spinazzola entra con la gamba tesa su Atal, che urla di dolore: le scuse del romanista arrivano ancor prima del cartellino giallo. Ne prende uno anche Viña, per un vistoso fallo su Lemina, con tanto di gesto di nervosismo successivo, in mezzo c’era stato un angolo di Veretout, con pregevole coordinazione in sforbiciata di Zaniolo, murata da un difensore. Dopo una fase pro Roma torna a farsi vedere il Nizza: al 27’ il tiro di Ilie finisce alto, un minuto dopo Brahimi prova due volte a saltare Viña che lo chiude solo la prima, nell’altra ci pensa Svilar, in due tempi. Al 37’ altro angolo di Veretout, Matic colpisce di testa ma senza riuscire a indirizzare in porta, poi altri due spunti di Spinazzola, che sulla sinistra sembra imprendibile, ma non trova la giusta collaborazione a centro area. Al 41’ Carles Perez perde palla sulla trequarti offensiva, ripartenza rapida, servizio per Stengs, lancio per Brahimi che si libera con facilità davvero eccessiva di un frastornato Viña, e calcia in fondo alla rete sfruttando un varco sul primo palo, lasciato colpevolmente scoperto da Svilar. L’uruguagio nei tre dietro sembra un pesce fuor d’acqua, il 22enne Brahimi, algerino di Parigi, arrivato sei mesi fa dall’Angers, dopo aver girato parecchio tra Portogallo, Inghilterra e Francia, lo mette a sedere con una finta anche nell’azione dopo, prima di venire raddoppiato.
Sette cambi
A inizio ripresa ci sono Rui Patricio, Mancini, Bove (preferito a Cristante, almeno all’inizio), Zalewski, Pellegrini, Abraham ed El Shaarawy, i due classe 2002 sembrano quelli più vogliosi di mettersi in luce: al 9’ conquistano un angolo, lo batte Veretout, rimpallo in area, palla per Mancini, colpo di testa ravvicinato, riflesso eccezionale di Bulka, che salva la porta. Per poco però: al 10’ lo infila il suo compagno, Lemina, di testa, tuffandosi per deviare nella sua porta un bel tiro al volo di Karsdorp, servito da un cross dal fondo di Zalewski. Che dopo 3’ minuti si accentra e prova anche il tiro, blocca Bulka. Altri tre cambi al quarto d’ora, subentrano Ibañez, Celik e Cristante, subito dopo El Shaarawy recupera palla e punta la porta, Todibo lo chiude con un po’ di mestiere, la panchina giallorossa nel dubbio chiede il rigore. In campo nella ripresa sembra esserci solo la Roma, che colleziona azioni in sequenza: cross di Zalewski per Celik che manda alto da ottima posizione (24’), Pellegrini va in pressing sul portiere su un retropassaggio, gli toglie palla, lo aggira ma si vede deviare in angolo la conclusione (25’), lo stesso capitano calcia dalla bandierina, con Smalling che manda alto di testa (26’), ancora Pellegrini su punizione, che scavalca la barriera e viene parata (27’). Il portiere deve uscire al limite per anticipare El Shaarawy, il neo-entrato Bouanani calcia il piede di Zalewski in area, il romanista si prende calcione e giallo. Ci prova anche Cristante, mancando di poco il palo da fuori: suo anche l’ultimo tiro della partita, appena scaduti i tre minuti di recupero, su azione avviata da un cross da sinistra di Zalewski e rifinita dalla parte opposta da Celik, la deviazione di un difensore fa impennare la palla, che scavalca di poco la traversa, col portiere già a terra. La vittoria ci stava tutta, per i secondi 45’.
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