Con Pellegrini, Dybala & co è una Roma camaleontica
Lorenzo, Zalewski e gli altri calciatori offensivi offrono a Mou molte soluzioni differenti, tutte all’insegna della qualità. E la difesa può essere schierata sia a 3, sia a 4
Potremmo definirla una Roma “per tutte le stagioni”, quella che si va giorno dopo giorno delineando in questa estate che precede la seconda annata di José Mourinho in panchina. Proprio come certi capi d’abbigliamento, la squadra giallorossa - per gli elementi che attualmente ha in rosa - sembra infatti capace di adattarsi a qualsiasi circostanza tattica. Merito di alcuni giocatori, soprattutto nel reparto offensivo, duttili e adattabili in più ruoli. L’anno scorso lo “Special One” fece di necessità virtù, passando dal 4-2-3-1 di inizio stagione alla difesa a 3: fu un cambio dettato dalle tante assenze, ma che alla fine si rivelò funzionale, garantendo maggiore solidità alla squadra e permettendo di completare a Tirana la cavalcata di Conference League con il trionfo ai danni del Feyenoord.
Adesso, invece, Mou può scegliere: per ora, nel precampionato, sta portando avanti l’assetto a 3 dietro. Giustamente, visti i risultati ottenuti da gennaio in poi. Ma, all’occorrenza, se volesse potrebbe riproporre la difesa a 4, vista l’attuale abbondanza sulle fasce: Celik, Karsdorp e Spinazzola sono dei terzini naturali, capaci però di giocare anche come esterni a tutta fascia. Diverso il discorso per quanto riguarda Zalewski, affermatosi come laterale di centrocampo, ma dalle spiccate doti offensive.
Con i tre dietro
Premesso che Mou ha ancora tempo per lavorare dal punto di vista tattico, e che le sue scelte dipenderanno anche da eventuali assenze, dall’avversario e dalle necessità della squadra, immaginiamo la Roma schierata con il 3-4-1-2 o il 3-4-2-1, come nelle prime uscite in terra portoghese: con l’arrivo di Dybala, che aggiunge la qualità di cui l’attacco giallorosso aveva bisogno per fare il salto di qualità, in avanti le opzioni sono tante, e tutte golose. Una prevede Pellegrini trequartista, dietro al tandem Dybala-Abraham. Manca Pellegrini? Allora la “Joya” può abbassarsi, agendo tra le linee, a ridosso di Tammy e Zaniolo.
Lo stesso Nicolò può fare il trequartista, magari in coppia con uno tra il Capitano e Dybala, nel 3-4-2-1 che Mou ha utilizzato spesso l’anno scorso. A centrocampo, a destra uno tra Celik e Karsdorp, a sinistra Spinazzola o Zalewski; in mezzo, ad oggi, Matic e Cristante, in attesa di novità dal calciomercato. Se si dovesse optare per un 3-5-2 un po’ più accorto, Pellegrini potrebbe anche scalare sulla linea mediana, con Zalewski a sinistra e in avanti Abraham e il nuovo arrivo, o Zaniolo. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta, e José potrebbe permettersi di effettuare quel turnover che di fatto è stato impossibile nella sua prima stagione a Roma.
Fantasia al potere
Intriga anche l’ipotesi 4-2-3-1: il modulo con cui Mou aveva iniziato la sua avventura giallorossa, ad oggi, permetterebbe di vedere contemporaneamente in campo Zaniolo, Pellegrini, Dybala e Abraham. Una formazione forse spregiudicata, ma sicuramente pronta a infiammare i cuori e le menti di tutti i romanisti: la qualità e la fantasia al potere, con il rischio però di essere leggermente sbilanciati in avanti. Impossibile fare pronostici in tal senso, però: qualsiasi tecnico è pronto a sostenere che, più del modulo, conta la maniera in cui i calciatori lo interpretano. E se dovesse mancare Zaniolo per una o due partite? Dybala potrebbe allora fare l’ala destra e a sinistra troverebbe spazio Zalewski, che nella sua trafila nel settore giovanile è cresciuto proprio sulla linea di trequarti.
C’è anche l’ipotesi 4-3-1-2, che però richiederebbe l’arrivo di un centrocampista dinamico, una mezzala capace di inserirsi (alla Wijnaldum, per intenderci) da affiancare a Matic e Cristante. Tra le linee Capitan Pellegrini; davanti, Abraham e Dybala, o l’inglese con Zaniolo. Del resto, con una cinquantina di partite all’orizzonte, non si può certo pensare di affrontarle con 12 o 13 giocatori; l’esperienza della scorsa stagione ha dimostrato che, a lungo andare, si rischia di lasciare dei punti preziosi per strada. Affascina anche l’ipotesi 4-3-3, un modulo spesso caro al tecnico portoghese, ma come detto la linea di centrocampo a tre necessiterebbe di un innesto importante.
Molto, in ogni caso, dipende dal mercato: difficile fare previsioni, con ancora un mese abbondante di trattative all’orizzonte. Lo stesso Zaniolo è al centro dell’attenzione, ma ad oggi è un calciatore della Roma e come tale si sta comportando, con professionalità e impegno; la speranza è che resti, per aumentare la “potenza di fuoco” di un attacco di altissimo livello, ora che è arrivato Dybala. Nelle prossime settimane, in ogni caso, ne sapremo di più sulla Roma 2022-23: una squadra che - pur continuando sulla linea della solidità - ha aggiunto qualità e duttilità alla rosa a disposizione dello “Special One”.
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