Sporting-Roma: Pellegrini, ennesima partita da capitano

Lorenzo Pellegrini conferma il suo ottimo momento di forma in questo ritiro portoghese, portando a casa un gol e un assist (anche se sulla carta non varrebbe, dato l’autogol di Inácio). Il numero 7 è stato il protagonista di 72 minuti di livello: in fase offensiva, raccogliendo le sponde di Abraham e cercando tra le linee Zaniolo; ma anche in fase difensiva, non mollando un centimetro sui giocatori dello Sporting. È stato il primo a reagire dopo il  gol subito dalla Roma (il primo subito in questa pre-stagione, arrivato su un rigore che in partite ufficiali difficilmente verrebbe concesso): è suo il cross, da calcio d’angolo (i calci piazzati stanno diventando sempre di più il suo marchio di fabbrica), che scatena l’autogol dell’1-1, dopo poco più di 120 secondi dal vantaggio dello Sporting. Ed è sempre suo il gol che riporta sul 2-2 il match, al 69’: Tammy Abraham si defila sulla destra, salta il difensore con una finta e trova l’inserimento con tempi perfetti di  Lorenzo, che a botta sicura scaglia la palla in rete. L’esultanza dura pochissimo, il tempo di ringraziare Tammy per l’assist.

Ma il capitano della Roma non si è distinto solo nei bonus (per usare termini fantacalcistici), ma anche nel rappresentare la propria squadra: in una partita come quella di ieri, dove (senza apparente motivo) gli animi erano caldissimi, è sempre stato il primo a difendere i propri compagni, uno su tutti: durante il secondo tempo, Zalewski (subentrato al 45’ al posto di Spinazzola) viene spintonato da un giocatore dello Sporting, che lo rimproverava per un intervento troppo duro, il numero 7 è stato il primo a frapporsi tra il giovane polacco di Tivoli e l’avversario, con un gesto da Capitano, da fratello e soprattutto da romanista.