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Roma, undici Under 21 in ritiro: il domani scende in campo

Dieci sono passati per il vivaio di Trigoria. L’eccezione è Kumbulla, che ha già 63 presenze in A. Zalewski la nota più bella, a breve toccherà a Bove

(As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
18 Luglio 2022 - 10:15

Dal nostro inviato in Portogallo

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare, diceva John Blutarsky/Belushi (Animal House), e vale anche per i ritiri estivi delle squadre di calcio: i calciatori più affermati a giugno hanno quasi sempre da fare con le rispettive nazionali, e a luglio partono più tardi, dopo aver recuperato le ferie. E i giovani ne approfittano, per mettersi in luce, negli allenamenti e nelle amichevoli. Contando i nati dopo il primo gennaio 2000, ovvero quelli che sarebbero ancora utilizzabili in Under 21 (anche se Kumbulla, Zalewski, Darboe e Felix già giocano con le selezioni maggiori), sono 11 quelli che hanno iniziato il ritiro in Portogallo: non si può fare esattamente lo schema che sta utilizzando Mourinho perché, dopo la cessione di Voelkerling Persson al Lecce, c’è il solo Felix come attaccante di ruolo, ma una squadra - schierata a tre dietro - viene fuori.

Boer

Svilar, classe 1999, non rientra nei parametri che abbiamo preso in esame, così tocca al portiere di Mestre, arrivato dal Venezia quattro anni fa: sta lavorando con Nuno Santos per la seconda estate di fila, ha ottimi mezzi fisici, ma ben difficilmente, rimanendo a Roma, riuscirà a togliersi dal ruolo di terzo. Intanto però, contro la Portimonense, Mourinho uno spezzone glielo ha regalato.


Tripi


Capitano della Primavera nella stagione appena conclusa, era in Algarve già lo scorso anno, è stato convocato più volte da Mourinho che però non lo ha mai messo in campo (a differenza di Fonseca, che gli aveva regalato due spezzoni). Il suo percorso nelle giovanili è ormai finito, si pensava andasse subito a giocare nelle serie inferiori, invece è stato confermato coi grandi: contro il Sunderland ha giocato da mezzo destro nella difesa a tre, ruolo in cui non ci sono molte alternative, contro la Portimonense ha fatto il mezzo sinistro. E ha anche sbloccato il risultato con un destro sul secondo palo, sfruttando un calcio d’angolo di Pellegrini, che aveva messo in crisi il portiere, costringendolo alla respinta corta. Il suo primo gol in prima squadra, visto che nelle 6 apparizioni nelle amichevoli dello scorso anno non era mai andato a segno. Con la sua duttilità, e con Calafiori e Darboe tornati a Roma troverà sicuramente spazio nelle prossime gare.


Kumbulla


Con le sue 63 presenze in serie A, tra Verona e Roma, di questa ideale formazione di giovani sarebbe il capitano, pur essendo l’unico a non aver mai giocato con le giovanili giallorosse. All’inizio della scorsa stagione trovava poco spazio, è rimasto coinvolto nel disastro di Bodø e sembrava bruciato, invece meno di un mese dopo era già in campo con continuità. Un buon girone di ritorno ne ha fatto un’apprezzata prima riserva: ha fisico e già una buona esperienza, non si sorprenderebbe nessuno se a 23-24 anni diventasse titolare.


Calafiori


Aveva fatto vedere buone cose, pur senza diventare titolare, nei primi sei mesi della scorsa stagione, a gennaio è andato al prestito al Genoa, ha sofferto nella gara persa male con la Fiorentina e non gli hanno più dato la possibilità di riscattarsi per scelta tecnica, visto che tanto era un prestito (e che nel ruolo c’era già Cambiaso, appena ceduto alla Juve). Invece di un nuovo prestito sta provando a rilanciarsi con la Roma: una vita da numero 3, ma Mourinho lo stava provando come terzo centrale, a sinistra, ruolo in cui può fare molto bene, abbinando il suo fisico imponente a un mancino in grado di far ripartire l’azione. Peccato che l’esperimento al momento sia sospeso: ha accusato un fastidio muscolare, e la Roma ha preferito rimandarlo a curarsi a Trigoria.


Bove


Contro il Trastevere ha giocato in difesa pure lui, peraltro a sinistra, esperimento del tutto inedito per una mezzala destra che all’occorrenza ha fatto anche il trequartista. Con il Sunderland ha iniziato a centrocampo poi è andato in difesa, con la Portimonense è subentrato direttamente nei tre dietro, segnalandosi subito per una ottima chiusura. Ha già segnato in serie A, è entrato nel giro dell’Under 21 con due anni di anticipo, il Sassuolo lo ha chiesto ma la Roma non lo ha voluto cedere: sono in molti a pensare che il ragazzo dell’Appio Latino, che ha già una testa da calciatore adulto, possa fare lo stesso exploit dell’amico Zalewski.


Ivkovic


Era l’unico, insieme a Boer, che non è entrato contro il Sunderland, ma due giorni fa, con la Portimonense, ha fatto un paio di minuti, debuttando in prima squadra - sia pure in amichevole - ancor prima che in Primavera. Mediano alto e slanciato, con un fisico alla Matic, il croato è un 2006 che sarebbe dovuto andare in ritiro con Federico Guidi dopo la prima settimana di lavoro a Trigoria, ma Mourinho ha visto qualcosa in lui, e ha cambiato i piani, portandoselo in Portogallo. Arrivato a gennaio dall’Hajduk, è un diamante da sgrezzare: potrà valere molto, una volta completato un processo di crescita inevitabilmente ancora lungo.


Faticanti


A giugno aveva fatto l’Europeo Under 19, unico 2004 in una squadra di 2003 (peraltro arrivata in semifinale): ha rinunciato alle ferie in più, per lavorare con Mourinho, che dopo la prima settimana lo ha confermato nel più ristretto gruppo di Primavera convocati per l’Algarve, facendogli fare l’esordio in prima squadra nel finale dell’amichevole con il Sunderland. E sabato, con la Portimonense, ha preso il posto dell’infortunato Darboe, cosa che potrebbe fare anche nelle due amichevoli che mancano. Centrocampista di regia, bravo nel recuperare e gestire palla, ha intelligenza tattica, leve lunghe e personalità: la sua parentesi in Primavera non è ancora conclusa, ma quando scenderà dalla prima squadra lo farà per prendere la fascia di capitano.


Darboe


Quando Fonseca lo aveva lanciato in prima squadra, nelle ultime gare della sua gestione, aveva stupito tutti (anche chi lo seguiva in Primavera) per calma e personalità, ma lo scorso anno ha fatto un passo indietro. La Roma avrebbe voluto cedere Diawara e puntare su di lui, il guineano non ha accettato nessuna offerta, e il gambiano si è trovato a giocare una sola volta in campionato (e 4 in Conference). Ma il piano è stato solo rinviato: Diawara non è stato convocato per il ritiro, Darboe sì. E nella mezz’ora scarsa giocata al posto di Veretout contro il Sunderland ha dato segnali di risveglio, piazzando l’assiste per il gol di Felix, e avviando anche l’azione del gol di Zaniolo. Peccato che poi, nella seconda amichevole, sia uscito per una distorsione al ginocchio, tornando in anticipo a Roma: si teme per il collaterale.

Zalewski


Lui contro il Sunderland ha preso la fascia di capitano: mancavano troppi giocatori perché possa ricapitare in gare ufficiali, almeno quest’anno ma resta comunque un’indicazione importante di come il polacco nato a Tivoli e cresciuto a Poli stia scalando posizioni nelle gerarchie di Mourinho. Che nella prima amichevole, quando Celik non era ancora tesserato, lo aveva schierato sulla fascia destra, e ora che Spinazzola è rientrato potrebbe metterlo più avanti, nel posto lasciato vuoto da Mkhitaryan, che ha ricoperto a lungo nelle giovanili.


Volpato


Con la Portimonense non c’era, colpa di una caviglia fasciata, con il Sunderland stava per segnare, con un bel sinistro a giro. Ma un gol in amichevole avrebbe cambiato poco, per uno che a 18 anni ha già segnato in serie A, giocando in tutto meno di un secondo tempo. Fantasista con margini di miglioramento ancora inesplorati, tecnica e dribbling di primissimo livello, sfrontatezza e senso del gol (tanto che a volte viene utilizzato da seconda punta), a giugno ha esordito con la nazionale Under 19, all’Europeo, una gara da titolare e tre da subentrato, e due gol, miglior marcatore della spedizione azzurra. Il Sassuolo lo vuole a tutti i costi, anche a prescindere dall’affare Frattesi, la Roma non vorrebbe cederlo: potrebbe farlo solamente se tutelata da una clausola di riacquisto.


Felix


Due gol alla terza partita in serie A, poi più nulla: saranno 22 le presenze in gare ufficiali dell’attaccante ghanese, che però è andato a segno solamente quel giorno, a Marassi contro il Genoa. Velocità fuori dal comune, come la muscolatura dei quadricipiti, Felix è stato una scommessa vinta dal tecnico portoghese: quando gli avevano suggerito i nomi dei ragazzi più talentuosi da portare in Algarve, nessuno lo aveva preso in considerazione. Fresco di rinnovo fino al 2026, approdato alla nazionale maggiore saltando le under, non è incedibile, e potrebbe rientrare in qualche scambio: intanto però, contro il Sunderland, ha segnato il primo gol della tournée portoghese, e servito l’assist per il secondo.


Gli altri


Un anno fa di questi tempi Volpato e Felix erano in ritiro con la Primavera, ma sono riusciti a debuttare in Serie A e anche a segnare. In questo momento con la più importante formazione giovanile (che ieri ha perso 3-2 in amichevole con il Benevento, che schierava gente come Glik, Letizia e Farias) ci sono il terzino destro Missori e il difensore centrale Keramitsis, che hanno già esordito con Mourinho, e a giugno erano ai giochi del Mediterraneo, Oliveras, che ha fatto la prima settimana di ritiro a Trigoria, e altri che possono sperare in una convocazione, come Pagano e Cherubini, fantasista e seconda punta, il portiere Baldi, diventato titolare col prestito alla Triestina di Mastrantonio, e il centravanti Satriano.

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