AS Roma

La prima vittoria

Il 17 luglio 1927 al Motovelodromo Appio c’è il “battesimo” della Roma. Battiamo 2-1 gli ungheresi dell’UTE, di Cappa e Heger i primi gol della nostra storia

Luigi Ziroli in azione nella gara contro gli ungheresi dell’UTE andata in scena il 17 luglio 1927

Luigi Ziroli in azione nella gara contro gli ungheresi dell’UTE andata in scena il 17 luglio 1927

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
17 Luglio 2022 - 10:43

Luglio, tempo di amichevoli, ora come allora. L’allora è il 1927, anno di fondazione della nostra Roma, nata dalla fusione tra Alba Audace, Fortitudo Pro Roma e Roman: finalmente la Capitale aveva la sua squadra, che portava i nomi e i colori della città.  Il debutto assoluto arriva esattamente 95 anni fa, il 17 luglio 1927, al Motovelodromo Appio, casa giallorossa agli albori, prima del trasferimento a Campo Testaccio. È un’amichevole che serve a testare i giocatori e a preparare la squadra in vista del primo campionato della nostra storia: avversari gli ungheresi dell’Ujpest TE, che la stampa italiana presenta come UTE. Poco importa, comunque. Quel che più conta è che Roma abbia il suo simbolo. 
In realtà, un debutto s’era consumato già il giorno precedente, il 16 luglio, sempre al Motovelodromo Appio: la Roma “B” (quella che oggi chiameremmo Squadra Riserve) aveva pareggiato 2-2 contro una selezione mista dell’UTE. Scelti i colori sociali - gli stessi del gonfalone di Roma, ovviamente - rimediare le divise non è impresa facile. L’inizio della stagione era ancora lontano, e il poco tempo a disposizione per organizzare la partita con gli ungheresi complica notevolmente le cose. Alla fine (stando a quanto scritto da Massimo Izzi) fu Giorgio Carpi a risolvere il problema, rimediando le casacche rosse con patte gialle del Football Club di Roma, meglio noto come Roman. Grazie a lui, la Roma riuscì a indossare fin da quella prima gara i colori fortemente voluti dal fondatore e primo presidente, Italo Foschi.  

L’avvicinamento alla gara

L’evento è attesissimo, tanto che viene predisposto un rafforzamento dei mezzi pubblici per raggiungere il Motovelodromo Appio. Annunciando l’arrivo nella Capitale dell’UTE, alcuni giornali (tra i quali La Gazzetta dello Sport) lasciano aperte due ipotesi: contro gli ungheresi giocherà la neonata Roma, oppure una selezione mista di elementi della Fortitudo e dell’Alba Audace, prossime a fondersi nel nuovo club? È Il Messaggero, il 14 luglio, a confermare che sul terreno di gioco ci sarà proprio la Roma. In panchina, a guidare i giallorossi, c’è la coppia composta da Joszef Ging (all’epoca tecnico della Fortitudo) e Pietro Piselli (allenatore dell’Alba Audace): saranno loro a sedere a bordocampo nelle prime quattro amichevoli della nostra storia, con William Garbutt che verrà annunciato soltanto a fine agosto.

La partita 

Davanti a un pubblico che Il Messaggero, due giorni più tardi, definisce «numerosissimo», Ferraris IV e compagni riescono nell’impresa che era sfuggita il giorno precedente alle riserve e vincono 2-1. I gol arrivano tutti nel primo tempo: il primo, al 35’, lo segna Cappa grazie a un bell’assist di Ziroli; gli ungheresi pareggiano ben presto i conti con Szabò, ma al 43’ è Heger a regalarci la vittoria. Curiosamente, di lì a pochi giorni Heger lascerà l’Italia, perciò - pur comparendo nel tabellino di quel giorno - è uno dei tre calciatori in campo contro l’UTE a non collezionare neanche una presenza in gare ufficiali con la Roma. Gli altri due sono Caimmi e Boros.

Prima partita e prima vittoria della nostra storia; una settimana più tardi, contro un’altra squadra ungherese (l’Attila Budapest) arriverà un altro successo, stavolta per 1-0. La Roma è nata, questo è l’importante: finalmente la città e i romani hanno la loro squadra. Di lì a due mesi, il 23 settembre, prenderà il via anche il primo campionato, inaugurato con un 2-0 casalingo sul Livorno, firmato Ziroli e Fasanelli. La Roma chiuderà all’ottavo posto nel Girone B di Divisione Nazionale e nel frattempo Italo Foschi avrà lasciato la presidenza nelle sapienti mani di Renato Sacerdoti. A luglio, poco più di un anno dopo quella prima gara contro l’UTE, i giallorossi conquisteranno il loro primo trofeo, la Coppa CONI, alzata nel cielo di Firenze il 29 luglio 1928. Le basi di una storia d’amore che dura da 95 anni e che non si spegnerà mai erano state poste, su radici solide e inestirpabili. La recente festa per la vittoria della Conference League lo dimostra

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