Filippo Tripi, un gol per ritagliarsi un posto al sole
Secondo ritiro di fila per il ragazzo della Primavera giallorossa. Le sue parole al termine del match: "Il tecnico ci aiuta dando intensità: difficile giocarci contro"
Dall'inviato in Portogallo
Non sarebbe dovuto essere in Algarve Filippo Tripi: i ragazzi in età da Primavera che non raccolgono presenze di solito vanno a giocare. E in ogni caso, non sarebbe dovuto essere in campo dall’inizio, ieri, come centrale di sinistra, perché quel posto sarebbe stato di Calafiori, se non fosse dovuto rientrare a Roma per un fastidio muscolare. Mourinho non lo ha mai fatto entrare lo scorso anno, ma lo ha chiamato 10 volte per gare ufficiali, e soprattutto non lo ha mai bocciato, tanto da portarlo di nuovo in ritiro, lui che non si fa problemi a lasciare a casa contrattualizzati con ben altro curriculum. E Tripi ieri lo ha ripagato con il gol del vantaggio, su calcio d’angolo di Pellegrini, smanacciato dal portiere, dopo 27’.
«Se prendi sottogamba queste amichevoli rischi di farti male e di fare brutte figure - ha dichiarato il numero 65 ai social del club - e quindi noi abbiamo dato tutto ciò che abbiamo. Lavoriamo bene o male come sempre, come facciamo tutto l’anno, senza calare di intensità e abbiamo ripreso bene come abbiamo lasciato l’anno scorso». Gli viene chiesto come si comporta il mister con i più giovani del gruppo. «Ci aiuta tanto dal punto di vista dell’intensità: se entri in campo così per gli avversari diventa difficile giocati contro». Per lui ora diventa facile trovare spazio, in questo ritiro: in Primavera (ha chiuso il suo ciclo, da capitano) ha dimostrato di sapersi alternare senza problemi tra difesa e centrocampo, con gli infortuni di Calafiori e Darboe ci sarà bisogno di lui questa settimana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA