Clima disteso ad Albufeira e Mourinho mostra l’allenamento
Il morale è alto, e non ci sono musi lunghi da nascondere: Zaniolo è un caso a parte ma sul campo sta rispondendo molto bene. La ripresa oggi alle 10:30
Dall'inviato in Portogallo
Ci sono gesti che contano più delle parole: Mourinho, che per la prima settimana di ritiro aveva impedito di riprendere gli allenamenti anche agli operatori video del suo club, mercoledì sera ha detto all’ufficio stampa di avvisare i giornalisti presenti che l’allenamento sarebbe stato a porte aperte. Ieri mattina ulteriore sorpresa: si poteva assistere dalla panchina, e fare video e foto a piacere, evento più unico che raro. Segno che il morale è alto, e non ci sono musi lunghi da nascondere: Zaniolo è un caso a parte - ne parliamo nel pezzo a fianco - ma sul campo sta rispondendo molto bene, e dopo palo e gol al Sunderland ieri ha fatto tre gol anche nella partitella che ha concluso l’allenamento mattutino, finita 5-4 per la sua squadra, i rossi.
Con lui c’erano Svilar, Bove (provato nuovamente in difesa), Smalling, Ibañez (che contro il Sunderland aveva rimediato 6 punti di sutura in fronte per una sbracciata di O’Nien), Celik, Spinazzola, Carles Perez e Felix, i gialli col fratino erano Rui Patricio, Mancini, Tripi, Calafiori, Ivkovic, El Shaarawy, Volpato, Shomurodov e Abraham, mentre Cristante e Darboe erano i due jolly, riconoscibili dal fratino arancione, poi sostituiti da Matic e Pellegrini, in blu. Lavoro a parte per Zalewski, Kumbulla, Veretout, Karsdorp e Viña.
Mourinho prima dell’allenamento ha registrato un video su Instagram, parlando delle difficoltà del suo paese in questo momento, e ringraziando i pompieri: da vari giorni il Portogallo è in stato di emergenza per devastanti incendi che stanno impiegando quasi duemila Vigili del Fuoco (anche l’Italia ha mandato due CanadAir, partiti da Ciampino, altri due dalla Francia). Poi, per stemperare un po’ la tensione, ha mostrato il cerotto sulla spalla che copre il suo nuovo tatuaggio, ancora avvolto da un alone di mistero. E ha accontentato un uomo di Liverpool (che però ha subito specificato di tifare per l’Everton), permettendogli di entrare in tribuna e assistere all’allenamento, insieme al figlio.
In panchina c’era il portoghese Nuno Morais, che aveva giocato (non molto: 4 presenze, di cui due sole in Premier League, prima di diventare lo straniero con più presenze nel campionato cipriota) nel suo Chelsea, edizione 2004-05: a 38 anni sta prendendo il patentino da allenatore, e il suo ex tecnico gli permette di seguire gli allenamenti. Che la Roma ha sostenuto anche ieri pomeriggio: oggi si torna in campo alle 10.30.
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