Berardi: "La volontà di fare lo stadio per il 2026 c'è. Dovremo lavorare molto"
Il Ceo giallorosso: "Non abbiamo il progetto definitivo, ci sono dei passi da compiere prima. Credo che mister Mourinho sia stato molto brillante a dire che i tifosi sono la nostra famiglia"
Inizia oggi l'esposizione della coppa della Conference League all'interno del tour dello stadio Olimpico. Presente anche il CEO della Roma Berardi. Queste le sue parole:
"Volevo ringraziare il presidente Sport e Salute per questa iniziativa. Mi ricordo quando ad ottobre abbiamo aperto il tour dello stadio, ero presente, ed è bello oggi portarci la coppa. La Roma avrebbe potuto portare la coppa nelle case di tutti i tifosi, chiaramente non è possibile e l’abbiamo portata nella casa che è oggi della Roma. Una casa nella quale ci troviamo molto bene e nella quale la nostra famiglia si trova bene. La nostra famiglia siete i tifosi e siete tutti voi. Credo che mister Mourinho sia stato molto brillante a dire che i nostri tifosi sono la nostra famiglia. Le partite che hanno portato la Roma alla finale di Tirana sono state emozionanti: mi ricordo i quarti con il Bodo, la semifinale con il Leicester e in questa stagione siamo riusciti a mandare all’Olimpico 1 milione di tifosi".
"C’è un dato però di cui sono veramente orgoglioso: nel quarto di finale con il Bodo tutti voi vi ricorderete della bellissima partita, ma noi avevamo sugli spalti 65mila persone. Sono orgoglioso quindi di dirvi che grazie al nostro team, un tifoso su due aveva meno di 25 anni in quella partita. Quindi quello che vorrei dirvi è che è una famiglia allargata, una famiglia che sta in una casa in cui si trova bene ed è una famiglia che vuole vivere delle emozioni belle, felici come abbiamo vissuto nella serata dei quarti e semifinale. Era d’obbligo che la coppa fosse esposta qua all’Olimpico, stiamo investendo insieme a Sport e Salute per far venire non solo i tifosi della nostra squadra, ma anche i turisti della nostra città a venire a vedere la coppa, siamo contenti che rimanga fino al 22 che abbiamo scelto come la data storica ed è anche un segnale che la Roma ci crede e sta investendo nella città".
"La volontà di fare lo stadio per il 2026 c'è. Dovremo lavorare molto da entrambe le parti, ma finora tutto è andato bene quindi voglio ringraziare il sindaco e la sua squadra per il supporto che hanno dato. E' stato importante fare questo annuncio in questa occasione. Ora ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo al lavoro".
Avete una bozza del progetto?
"Non abbiamo il progetto definitivo. Ci sono dei passi da compiere prima, bisogna fare rilevazioni archeologiche, ambientali e acustiche. Abbiamo fatto le fasi che portano alla fase finale. Non c'è ancora un disegno dello stadio, è ancora presto, lo si avrà nelle prossime settimane o mesi. Finora siamo stati riservati, decideremo sempre con il comune di comunicare insieme le tappe rilevanti. Come oggi quando abbiamo comunicato l'area individuata. Sempre di comune accordo con il sindaco. E' bello che sia stato fatto un comunicato congiunto delle due parti. Dimostra volontà comune".
Sembra che vogliate fare uno stadio più piccolo dell'Olimpico
"Non è così".
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