Campionato 2022-23: Caputi sarà il primo arbitro donna in Serie A
Nata a Livorno nel 1990 arriverà con 4 colleghi. Ciampi, designatore del Can C: "Preparata tecnicamente e atleticamente, con capacità di adattamento"
La Serie A avrà il suo primo arbitro donna, si tratta di Maria Sole Ferrieri Caputi, 31 anni, promossa dal Can C. «Maria Sole è stata promossa perché lo merita. Non è una questione di genere ma di capacità, c'è una graduatoria e i primi cinque vengono promossi». Lo ha detto il designatore della Can C, Maurizio Ciampi, parlando dell'ufficialità della promozione nell'organico arbitrale della Can A e B, di Maria Sole Ferrieri Caputi, primo arbitro donna a fare il grande salto. «Di lei mi ha sorpreso che è una ragazza timida, silenziosa, ma i suoi colleghi dicono che in mezzo al campo è molto determinata, molto preparata tecnicamente ed atleticamente - ha aggiunto Ciampi in conferenza stampa a Coverciano -. Ha anche una grande capacità di adattamento. Nel corso della stagione è passata da arbitrare una finale di Supercoppa Femminile ad una finale di Coppa Italia Femminile per poi arbitrare la domenica successiva una semifinale play-off di serie C o arbitrare una partita di serie B e poi una partita di Coppa Italia. Tutto ciò non lo ha minimamente stressata, ha una grande capacità di adattamento. L'ho visto nella semifinale di play-off di serie C, lei è stata richiamata ad una on field review per un calcio di rigore che non aveva assegnato e lo ha fatto con una grandissima tranquillità, quasi che avesse già utilizzato il Var».
Ciampi risponde così a chi chiede se non sia troppo giovane per il grande salto. «Ha 31 anni come altri due promossi. È al suo secondo anno arbitrale ma è un grandissimo investimento, sono un allenatore e credo che le capacità di un dirigente si misurino nelle capacità di investire e trovare quelle persone che in tempi rapidi possano aspirare a qualcosa di diverso». «In futuro vogliamo rendere il più possibile trasparente quello che capita in campo, sarebbe una garanzia per tutti. Ci vuole formazione e un investimento forte. La formazione costa ma l'ignoranza costa di più. Non siamo ancora così bravi a comunicare, ci sono ancora delle criticità non solo per spontaneità ma anche per buona fede. Investiremo di più con la Federcalcio, facendo squadra, ma abbiamo trovato terreno fertile e grande ascolto da parte del presidente Gravina e del Consiglio federale. Dobbiamo formarci perché dobbiamo essere bravi a comunicare e a scegliere i giusti tempi tecnici». Lo ha detto il presidente dell'Aia, Alfredo Trentalange, a chi gli ha chiesto se ci saranno salti di qualità a livello comunicativo arbitrale nei prossimi mesi. «La penso come il presidente - ha detto Gianluca Rocchi - vogliamo dimostrare al mondo esterno che dietro una decisione sbagliata c'è eventualmente una valutazione tecnica errata».
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