Ronaldo virale, sogni e buon mercato
Voci, messaggi, audio, social network e bookie, l’amore di CR7 per l’Italia. Vero o no, la realtà è che la Roma di oggi è bella e impossibile
Sognare non costa niente. Cristiano Ronaldo, invece, costa tanto. Sognare non costa niente ai tifosi, CR7 costerebbe tanto al club che lo convincerà a vestire la propria maglia nella prossima stagione. Che alla superstar del calcio moderno l'Italia sia piaciuta e non gli dispiaccia tornarci lo dicono in molti. Che abbia lo stesso procuratore di Mourinho, Jorge Mendes, e che siano tutti portoghesi è un altro dato. Che qualche volta con lo Special One non siano andati d'accordissimo è un rumor che si può anche mettere agli atti e saltare a pie' pari, visto che si è detto di Mkhitaryan e Smalling nella Roma e sono stati due perni della rosa che ha riportato un trofeo europeo nella bacheca di Trigoria dopo 61 anni.
Così, succede che a Roma - e succederebbe ovunque con il numero 7 più famoso del mondo creo mondo - già colonia portoghese in giallorosso soprattutto nei posti di comando, i rumors legati alla macchina da gol classe 1985 incendiano la piazza. Paradossi e riflessioni del calciomercato 3.0, che oltre alle numerose voci, spesso mandate in giro da operatori del mondo del calcio per vedere l'effetto che fa, si nutre anche di indizi social, messaggi, audio, telefonate registrate e in alcuni casi video a prova di fake. Ci stiamo abituando a questo e forse, con tanto di cappello per la proprietà Friedkin, i tifosi della Roma dopo il colpo Mourinho della passata stagione si stanno abituando a una società che sì professa la religione di un calcio sostenibile ma che, realtà alla mano, può fare di tutto se è vero che i pezzi migliori dal 2020 ad oggi sono stati trattenuti e anche a fronte di un'uscita importante, prevista ma tardiva nello scorso mercato come quella di Edin Dzeko, non si è fatta trovare impreparata e non si è fatta parlare dietro portando in Italia Tammy Abraham, promessa del calcio internazionale decisamente mantenuta.
Così, tra un audio "inoltrato molte volte" su Whatsapp in cui due persone parlano di Tiago Pinto che avrebbe confermato che arriverà proprio Ronaldo con spiccato accento nordico (l'ambientazione da notti di mercato milanese dovrebbe conferire veridicità alla storia, ma per sicurezza gira anche una versione più rassicurante in inglese) e l'altro in cui un'altra voce specifica però che Pellegrini non mollerà la maglia numero 7 e Cristiano dovrà indossarne un'altra e ancora un fantomatico evento in data 29 giugno all'Olimpico, ufficialmente perché sarà esposta la coppa della Conference League vinta a Tirana (che probabilmente sarà visibile nel normale tour dello stadio per un determinato periodo di tempo) ma in realtà per annunciare un colpo di mercato, si animano le notti dell'estate romana senza calcio. Nelle quali almeno si suonerà, come farà Cesare Cremonini proprio all'Olimpico il 28 sera, con la conseguenza che il giorno dopo (per altro festa dei santi patroni di Roma) lo stadio non sarebbe comunque disponibile al pubblico per la normale manutenzione dopo un concerto.
Succede a Roma e succederebbe e succede ovunque. Perché il calciomercato, quello originale, ormai è un grande fratello in diretta sul network sociale, tra un'apericena e una piadina di periferia, al mare sul pattino. CR7 o chi per lui costerà sicuramente tanto e, non ci credo ma è vero (i bookie inglesi sono on fire), non vestirà la maglia della Roma. Che poi magari i vocali virali saranno pure (magari!) veri. Come la giri la giri, siamo in presenza di un caso che per ora è da un lato quanto meno divertente e dall'altro certifica una sensazione: che la Roma attuale senza proclami ma fatti, con l'effetto Mourinho che si è tradotto in Circo Massimo, può essere accostata al sogno. E isteria di massa o meno, show tv più e show tv meno, sognare non costa niente, specialmente se José, un capitano romano che alza un trofeo e un numero 9 che fa tanti gol hanno trasformato già alcuni sogni in realtà. Chi vivrà vedrà.
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