Volpato: "Francesco è un secondo padre"
Il giovane talento della Roma, attualmente impegnato con la nazionale nell'Europeo U19, fa tesoro del rapporto che ha con Totti: "Per me è un supporto fondamentale"
Cristian Volpato ha rilasciato una intervista al Corriere dello Sport, il talento italo-australiano, che si sta mettendo in mostra con la maglia azzurra all'Europeo U19, ha ripercorso le tappe fondamentali della sua stagione, passando per il sogno di lavorare con Mourinho e i consigli di Totti, e ponendo lo sguardo anche su obiettivi futuri a medio e lungo termine, queste le sue parole;
"Ho cominciato a giocare con l'accademia di un ex calciatore italiano, Andrea Icardi, sono passato al Sydney e lì ho attirato l'attenzione di Tony Basha, direttore di un'altra accademia che mi segnalò a Fabrizio Piccareta, all'epoca allenatore dell'Under 17 della Roma. Ho passato il provino e mi hanno tesserato.
Il suo talento non è sfuggito agli occhi di un fuoriclasse come Totti, che l'ha ingaggiato nella propria agenzia.
"È un orgoglio per me. Francesco è un secondo padre, oltre che una leggenda. Prima di arrivare a Roma, non avevo capito fino in fondo cosa rappresentasse Totti per i romanisti. Ora mi è chiaro."
Totti le ha inviato anche i complimenti per il gol segnato all'Europeo Under 19 contro la Romania.
"Sì e lo ringrazio. Per me è un supporto fondamentale. Mi dà sempre consigli, mi guida, mi insegna. Non potevo chiedere di meglio per crescere."
Nel modo di muoversi in campo, Cristian, un po' ricorda il giovanissimo Totti.
"Mah, non vorrei fare paragoni perché io sono all'inizio e lui è un dio del calcio. Diciamo che nel ruolo siamo simili, perché siamo entrambi trequartisti. E abbiamo un'altra cosa in comune."
Quale?
"Il suo primo gol in Serie A assomiglia al mio, quello che ho fatto contro il Verona. Francesco però era più giovane."
E Mourinho cosa rappresenta per Volpato? Uno zio?
"Il migliore allenatore possibile. Già quando ero in Australia sognavo di poter lavorare con lui. Ed è successo."
Cosa le chiese l'allenatore quando la fece entrare contro il Verona sul risultato di 0-2?
"Niente di particolare, qualche indicazione tattica per consentirmi di aiutare la squadra a recuperare. Alla fine mi ha detto che ero stato bravo."
Il prossimo sogno è giocare nella Roma o andare altrove per fare esperienza?
"Non lo so, non ne ho idea. In questo momento penso a vincere l'Europeo con gli azzurri. Sarebbe un titolo importante per il nostro movimento. C'è tempo per pensare alla prossima stagione."
© RIPRODUZIONE RISERVATA