Cicinho: "Facevo fisioterapia a Trigoria e poi bevevo fino alle 4 di mattina"
L'ex calciatore della Roma è tornato a parlare dei suoi problemi con l'alcool: "Arrivavo ubriaco all'allenamento e i dirigenti se ne erano accorti"


Cicinho, ex calciatore di Real Madrid e Roma, è tornato a parlare dei suoi problemi di alcolismo alla trasmissione "Ressaca", prodotta da EPTV. Il difensore ha raccontato il suo percorso dalla scoperta dell'alcol a 13 anni fino alle scuse al figlio quindicenne. Cicinho ha anche parlato di quando era infortunato al crociato nella Capitale. Queste le sue parole.
Sull'infortunio al crociato a Roma.
"Facevo fisioterapia e poi tornavo a casa verso le 14-14.30, non smettevo di bere fino alle 4 del mattino. Arrivavo ubriaco all'allenamento, i dirigenti lo vedevano e tutto questo mi ha fatto cadere in discredito. L'alcol ti circonda di persone a cui piace quello stile di vita e le persone che ti amano veramente restano fuori. Quando ti sbattono al muro, dicendo che non è una cosa giusta, non vuoi sentirlo. Ho un figlio di 15 anni e continuo a chiedergli scusa. All'epoca aveva due anni e non capiva nemmeno bene, ma mi è rimasto impresso nella testa".
© RIPRODUZIONE RISERVATA