Zalewski va in vacanza in Grecia ma con la testa è già a Trigoria
Nicola ieri era presente a Tivoli per il torneo dedicato al papà scomparso. Entro il 5 luglio torna a disposizione di Mou, nel segno del “26”
Si è svolto, nella giornata di ieri, il "Memorial Krzysztof Zalewski", torneo dedicato al papà di Nicola scomparso per malattia lo scorso 24 settembre. In campo Nuova Spes Poli, Audace Calcio, Villa Adriana e Guidonia Calcio, con un triangolare tra i ragazzi del 2010 e un quadrangolare tra i ragazzi del 2014. Presente tutta la famiglia, il vice sindaco e i carabinieri di Poli e la GP Soccer and Management, agenzia che lo segue sin da giovanissimo. Una giornata speciale per il ragazzo, che è tornato appositamente a casa dopo gli impegni in nazionale che l'hanno visto sempre in campo (17' con con il Galles, 9' con il Belgio, 90' con l'Olanda e altri 58' contro il Belgio in una seconda sfida ravvicinata). L'evento non ha fatto che palesare ancor di più l'attaccamento alla memoria del padre ma del resto le qualità umane prima che professionali del ragazzo sono sotto gli occhi di tutti.
Lo dimostra anche quel "26" tatuato dietro l'orecchio destro: il giorno della nascita del padre, il 26 gennaio. Nello stesso giorno, per uno strano scherzo del destino, è nato anche José Mourinho, al quale sicuramente Nicola deve tanto per il giocatore che è diventato nel corso di questa stagione: «Non nascondo che ero molto emozionato - le sue parole al termine della sfida col Feyenoord - era la prima finale della mia vita. Il mister mi ha detto che l'occasione sarebbe arrivata e di sfruttarla, penso che così sia stato. Lo ringrazio per la fiducia che ha riposto in me. Spero che questo sia solo l'inizio». Lo sperano anche i tifosi della Roma, con i quali è stato amore a prima vista e non serviva di certo quel "Campo Testaccio" cantato a squarciagola sotto il settore dell'Arena Kombëtare per capirlo. Dicevamo, di certo Zalewski a Mourinho deve tanto, anche la difesa a oltranza dopo alcune prestazioni opache come quella di Udine: «Un allenatore di m… sarebbe collassato sotto i giudizi e il bambino non avrebbe più giocato»...Invece il bambino ha giocato e pure bene, tra i più in forma nella cavalcata europea.
Un bel rapporto con lo Special One ma anche con i compagni: «Dobbiamo ripartire da ragazzi come Nicola che stanno sempre sul pezzo anche se tante volte possiamo essere un po' duri. Lui ha qualità impressionanti, non deve porsi limiti»: parola di Capitan Pellegrini. Di lui ha parlato ai microfoni di Retesport anche Fabrizio Piccareta, ex allenatore delle giovanili giallorosse nel triennio 2017-2020: «Mi aspettavo una sua esplosione. Non mi sarei mai aspettato però che Nicola interpretasse questo nuovo ruolo da esterno scelto per lui da Mourinho, con questa personalità e questa intelligenza anche in fase difensiva. Ho allenato per tre anni questi ragazzi e non ho mai avuto necessità di motivarli, perché la maggior parte di loro sono romani, romanisti e consapevoli di far parte di un contesto esclusivo e sentono il peso della maglia». Ora la stagione è terminata ed è tempo di vacanze: il 59 giallorosso volerà in Grecia per il meritato relax ma "sempre sul pezzo": entro il 5 luglio, tornerà a Trigoria per preparare la stagione venturo.
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