Pellegrini esaudisce l'ultimo desiderio di Fabio
Il Capitano saluta il tifoso costretto alla sedazione profonda e continua, il fratello Andrea: "questa coppa lo rende ancora più orgoglioso di tifare Roma"
"Incontrare Pellegrini e Zaniolo". È stato questo l'ultimo desiderio di Fabio Ridolfi, da 18 anni immobilizzato da una tetraparesi che tramite l'assistenza dell' Associazione Luca Coscioni ha provato a ottenere il suicidio assistito, pratica formalmente legale in Italia dopo le sentenze costituzionali Dj Fabo-Cappato. Tuttavia sono insorte varie complicanze burocratiche, che hanno spinto Fabio a scegliere la via obbligata della sedazione profonda e continua, la tecnica che porta al decesso dopo diversi giorni dalla revoca dell'alimentazione e idratazione artificiale. Quando il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini ha saputo della sua richiesta gli ha mandato un videomessaggio: "Sono in Nazionale e non riuscirò purtroppo a passare di persona. Ma ci tenevo tanto a fare questo video per mandarti un grande saluto, un abbraccio e un bacio. Ciao".
Al gesto del numero 7 giallorosso ha risposto il fratello di Fabio, Andrea Ridolfi: "Volevo ringraziarti a nome di tutta la mia famiglia e in particolare di Fabio per aver esaudito un suo desiderio. È stato un regalo enorme. Come gli ho detto poco tempo fa "te ne vai da Campione d'Europa" e questa coppa lo rende ancora più orgoglioso di tifare Roma. Grazie di cuore". Si è aggiunta poi anche Filomena Gallo, legale di Fabio Ridolfi e segretario dell'Associazione Luca Coscioni: "Enorme sensibilità di Lorenzo nel mandare questo messaggio anche poche ore prima di scendere in campo con la Nazionale - Pellegrini ha registrato nel giorno della sfida contro l'Inghilterra - questa è attenzione, pensiero, rispetto. Il Governo avrebbe dovuto intervenire con tempestività contro l'azienda sanitaria che sta negando il fine vita richiesto da Fabio".
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