VIDEO - Pellegrini realizza l'ultimo desiderio di Fabio
L'uomo di 46 anni in attesa del suicidio assistito, aveva, come richiesta finale, la volontà di incontrare i suoi beniamini. Il Capitano non si è tirato indietro
Tramite l'assistenza dell'associazione Luca Coscioni, il 46enne Fabio Ridolfi, da 18 anni immobilizzato a causa di una tetraparesi, stava cercando l'accesso al suicidio assistito, legale in Italia dopo le sentenze costituzionali Dj Fabo/Cappato. Tuttavia sono insorte varie complicanze burocratiche, che hanno spinto Fabio a scegliere la via obbligata della sedazione profonda e continua, la tecnica che porta la fine vita dopo diversi giorni dalla revoca dell'alimentazione e idratazione artificiale.
Alla domanda di un giornalista su quale fosse il suo ultimo desiderio, Fabio, tramite il suo sintetizzatore vocale ha risposto senza esitazioni: "Incontrare Pellegrini e Zaniolo". Il passaparola mobilitato da tale richiesta ha raggiunto in poche ore il capitano giallorosso che, impegnato con la Nazionale per i gironi di Nations League, ha immediatamente risposto con un videomessaggio: "Ciao Fabio, ho sentito parlare di te e del tuo desiderio. Sono in Nazionale e non riuscirò purtroppo a passare di persona. Ma ci tenevo tanto a fare questo video per mandarti un grande saluto. Eccomi qui, ti mando un saluto grande, un abbraccio e un bacio".
Andrea, il fratello di Fabio ha poi replicato per ringraziare Lorenzo Pellegrini del suo nobile gesto: "Ciao Lorenzo, volevo ringraziarti a nome di tutta la mia famiglia e in particolare di Fabio per il pensiero che hai avuto nei suoi confronti. Hai esaudito un suo desiderio ed è stato un regalo enorme per lui. Come gli ho detto poco tempo fa 'te ne vai da Campione d'Europa' e questa coppa lo rende ancora più orgoglioso di tifare Roma. Grazie di cuore".
Ha parlato del gesto del capitano della Roma anche Filomena Gallo, il legale rappresentante di Fabio Ridolfi: "Grazie infinite a Lorenzo Pellegrini, per la sua enorme sensibilità nell'aver inviato questo messaggio e aver corrisposto così al desiderio di Fabio, mentre era impegnato nella preparazione della partita della nazionale che sarebbe scesa in campo di lì a poche ore. Ha trovato il tempo per salutarlo nonostante la tensione che accompagna il pre-partita di chi sta per rappresentare il proprio Paese. Questa è attenzione, sensibilità, pensiero, rispetto. Il Governo avrebbe dovuto intervenire con responsabilità e tempestività contro l'azienda sanitaria che sta negando il fine vita richiesto da Fabio. Contro questi ritardi, intervenendo subito evitandogli un epilogo che non avrebbe voluto"
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