Tommasi: "Matic è un giocatore fondamentale, voluto da Mourinho"
L'ex calciatore della Roma ha svelato anche un retroscena di quando era al Verona: "Zeman mi voleva alla Lazio, ma la trattativa non andò in porto"
Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma e attualmente candidato sindaco di Verona, è intervenuto nella giornata di oggi ai microfoni di Teleradiostereo. "Anima Candida", questo il soprannome dato a Tommasi dai tifosi giallorossi, ha parlato della sua nuova vita come politico, oltre che a dare un parere sul neo-acquisto Matic. Ha infine raccontato un aneddoto di quando indossava la maglia del Verona. Queste le sue parole.
Sulla avventura politica a Verona.
"Certo, dobbiamo convincere i veronesi che questa città ha estremo bisogno di cambiare passo, lo potremo fare tutti insieme nei prossimi quindici giorni, con la convinzione che la nostra proposta sia utile per il futuro di Verona, una città che ha bisogno di cambiare ritmo e di voltare pagina, noi ci siamo. Ho sempre detto fin dall'inizio che Verona è una città stanca che ha bisogno di facce nuove e soprattutto di una politica che possa far riavvicinare i cittadini all'amministrazione, stiamo lavorando per questo, per innescare un processo inverso rispetto al lavoro dell'amministrazione uscente. Mi auguro che la nostra proposta possa risultare convincente per i veronesi".
Sull'affetto dei tifosi giallorossi in questa nuova esperienza.
"Sono vent'anni che lo sento questo affetto, la nostra famiglia di Roma è un capitolo importante della nostra vita, rimarrà per sempre non solo nella mia carriera sportiva, ma anche nella quotidianità, e mi fa molto piacere sentire il sostegno e il supporto di chi fa il tifo da lontano per me, perché hanno capito il mio impegno per la città".
Sulla possibilità che i tifosi giallorossi esultino in una possibile vittoria ai ballottaggi.
"Prendere questa responsabilità a Verona è un evento storico, lo è già il risultato di oggi e aver raggiunto il ballottaggi, quindi andiamo avanti passo dopo passo".
Su Matic
"Lo considero un segnale importante nei confronti del mister, visto che c'era stata qualche perplessità verso la fine del campionato: parliamo dell'arrivo di un giocatore fortemente voluto da Mourinho, che conferma quanto il mister creda nel progetto Roma e quanto ci sia da sperare bene per il futuro".
Sul rischio di andare alla Lazio ai tempi di Zeman.
"Ci fu un interessamento da parte di Zeman, che era un mio grande estimatore. Mi avrebbe voluto alla Lazio, ma la trattativa non andò in porto perché il Verona chiese in cambio Marco Di Vaio, che invece finì a Bari in cambio di Protti, dunque cambiai sponda. Col senno di poi mi è andata molto bene, visto che poi Zeman mi ha raggiunto alla Roma e mi ha permesso di fare personalmente un importante salto di qualità, e di rimanere a Roma e alla Roma per tanto tempo".
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