Bianchi: "La vittoria della Conference ha portato entusiasmo, bravi i Friedkin"
L'ex tecnico giallorosso: "Allenare la Roma è stata una esperienza gradevolissima, la migliore che abbia mai avuto. La scomparsa del presidente Viola fu terribile"
Ottavio Bianchi, allenatore della Roma dal 1990 al 1992, è intervenuto ai microfoni di New Sound Level 90FM, nella trasmissione "il Diabolico e il Divino", condotta da Giuseppe Falcao, Simone LP e Gabriele Ziantoni. Bianchi ha parlato a proposito della Roma di Viola e della stagione appena conclusa dai giallorossi. Queste le sue parole.
Sull'esperienza a Roma e il ricordo a Dino Viola.
"È stata un'esperienza gradevolissima, una delle migliori che io abbia mai avuto. Erano una coppia fantastica che in qualche occasione ho anche frequentato fuori Trigoria e quell'anno quella del presidente è stata una perdita terribile. Io prima di venire a Roma facevo un po' di resistenza, lui mi diceva che c'erano dei problemi extra società ma poi siamo arrivati in finale di coppa Italia e Coppa Uefa e siamo arrivati davanti alla Lazio. Stagione bellissima sotto il profilo sportivo ma macchiata dalla perdita del Presidente".
Sulla stagione della Roma.
"La Roma aveva avuto dei problemi ma è riuscita a fare un finale di campionato molto interessante e la vittoria della coppa ha portato un entusiasmo bellissimo, bravissimi i Friedkin a suscitare questo interesse".
Sui calciatori che ricorda con più piacere.
"Rudi Völler e Aldair sono due giocatori eccezionali. Aldair potevi metterlo in tutte le zone del campo, giocava con una facilità e una semplicità incredibile. Il presidente Viola mi mandò a Lisbona a vedere Moses, ero andato con Mascetti, e venimmo via con il nome di Aldair che infatti poi ha giocato sempre bene nella Roma e ha fatto il capitano nella nazionale brasiliana. Aldair è ricordato poco ma era eccezionale".
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