Da Karsdorp a Spinazzola: ora la Roma è in fascia protetta
Al netto di possibili nuovi innesti, il ritorno di Leo apre nuovi scenari. Mou può tornare ai quattro dietro, con l’azzurro basso e Zalewski alto
Corsia di accelerazione. Se il centrocampo si sta già rivelando (ancora prima della partenza ufficiale del mercato) il reparto più soggetto a cambiamenti, a Pinto potrebbe bastare puntellare le fasce per regalare a Mourinho una batteria di esterni che garantisca il tanto sospirato salto di qualità. Il felice epilogo dell'ultima stagione già garantisce maggiore scelta rispetto all'inizio dell'avventura giallorossa dello Special One. A prescindere dagli interventi in fase di campagna acquisti, che comunque le ultime notizie indicano come probabili, se non imminenti. Nell'ultima parte dell'annata conclusa col trionfo europeo, prima Zalewski, poi proprio sul finire anche Spinazzola, hanno aggiunto soluzioni di qualità e impreviste almeno fino a primavera.
Basta riavvolgere il nastro di un anno. Nella scorsa estate la Roma poteva contare su Karsdorp e Viña, con Reynolds e Calafiori come alternative. Gli ultimi due sono stati ceduti in prestito a gennaio dopo sparute e poco convincenti presenze, che per ora ne allontanano il rientro alla base. L'uruguaiano con il passaggio al modulo adottato nella seconda parte di stagione ha progressivamente giocato meno. È stato l'ex Feyenoord l'unico su cui Mou ha puntato forte, tanto da renderlo titolare pressoché inamovibile anche dopo l'arrivo di Maitland-Niles dall'Arsenal nella sessione invernale di trattative. Lo stesso Rick ha però concluso col fiato corto e seppure dopo evidenti miglioramenti soprattutto in fase difensiva, i crampi nella finale di Tirana (e la stanchezza delle gare precedenti) testimoniano che non è venuta meno la necessità di un altro esterno destro in grado di contendergli il posto.
Al di là del lavoro di Pinto sul mercato, molto dipenderà dal sistema che Mourinho avrà intenzione di adottare. La difesa a tre ha pagato con la rosa ristretta che ha avuto a disposizione finora, ma lo Special One non ha mai fatto mistero di preferire una linea a quattro. Il cambio di modulo si è reso necessario per rendere "più confortevole la fase difensiva alla squadra". Ma con Spinazzola di nuovo in pista un ritorno alle origini è tutt'altro che da escludere. Al netto di possibili nuovi innesti, l'inserimento dell'esterno della Nazionale come quarto a sinistra riporterebbe Zalewski nel suo ruolo naturale, affrancato da molti dei compiti difensivi che spettano a chi copre l'intera corsia nel 3-5-2 (e nelle sue varianti). Il giovane polacco ha peraltro disputato con ottimi risultati l'ultima di campionato contro il Torino sulla fascia destra e anche con Karsdorp alle spalle può rappresentare una soluzione valida. Gli stessi El Shaarawy e Viña garantiscono alternative (se il mercato non li porterà altrove). E poi c'è un certo Zaniolo...
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