Foti: "Mourinho è inimitabile. A Tirana ero convinto della vittoria"
Il vice del portoghese: "José ha un'energia in grado di creare una chimica unica per cui tutti vanno nella stessa direzione. Lavorare con lui? Inatteso"
Dalla Sampdoria di Giampaolo alla Roma di Mourinho. Il 2022 di Salvatore Foti è stato sicuramente un grande salto di qualità che lo ha portato al fianco di uno degli allenatori più forti del mondo. Grazie al tecnico portoghese, il trentatreenne ha vinto la conference League da vice, affiancando José in panchina e sostituendolo anche in due gare di Serie A. Proprio della possibilità di lavorare con il portoghese, Foti ne ha parlato al Secolo XIX a cui ha raccontato i suoi pensieri di cui qui ne verrà riportato solo uno stralcio: "È stato inatteso, il preparatore atletico Rapetti con cui ho lavorato alla Samp mi parla di questa possibilità e pochi giorni dopo, a Natale, mi contatta Mourinho, una videochiamata lunga un pomeriggio. Da un lato c'era il dispiacere di lasciare Giampaolo, che in 5 anni mi ha insegnato il mestiere, dall'altra la chance di lavorare con uno dei migliori. Non potevo rifiutare e Giampaolo mi ha alleggerito la scelta: «Va dove meriti, sei bravissimo». Marco è una persona di cuore, di grande valore umano, chi lo conosce bene come me lo sa". Il secondo allenatore della Roma ha continuato parlando proprio delle caratteristiche del portoghese: "Devi viverlo tutti i giorni per capire ma non è un caso se ha vinto tanti trofei non banali in posti in cui non si è abituati a vincere. È inimitabile, al di là delle competenze calcistiche ha un carisma innato, un'energia che crea una chimica unica per cui tutti vanno nella stessa direzione. A Tirana ero teso ma convinto che in qualche modo avremmo vinto, l'identica sensazione provata davanti alla tv prima di Inter-Bayern di Champions nel 2010".
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