Mourinho: "Conference? Ha lo stesso valore di Champions ed Europa League"
Il tecnico: "Mi ha regalato emozioni forti, indipendentemente dalla grandezza della competizione. Che bravo Tiago Pinto. Rui Patricio è un mostro"
Sette giorni fa la Roma vinceva a Tirana. Una settimana esatta che non sembra ancora essere passata con la mente dei tifosi ancora intorpidita dalla felicità per il traguardo europeo raggiunto con grande fatica e spirito di sacrificio. I festeggiamenti, definiti eccessivi anche quando l'amore non ha confini, per alcuni stanno durando ancora adesso quando non perdono occasione di ricordare a tutta Italia che una coppa europea è stata riportata da José Mourinho nella Penisola dopo 12 anni. Proprio lo Special One ha parlato della vittoria della Conference League a Diario Record, quotidiano sportivo portoghese, a cui ha confessato anche i suoi pensieri sulla stagione appena finita. Ecco uno stralcio delle sue parole: "La vittoria della coppa da parte della Roma la colloco allo stesso piano di una vittoria della altre competizioni europee - dice il portoghese - perché ha regalato emozioni forti, indipendentemente dalla grandezza della competizione. Ci sono club per i quali le vittorie europee sono la conseguenza naturale di investimenti e delle aspettative. Io ho avuto la fortuna che su cinque vittorie, quattro sono state contro natura. Con il Porto, per esempio nessuno si aspettava le vittorie europee, così come con l'Inter. E ancor meno con la Roma". Lo Special One, poi, ha parlato anche del cammino fatto in questa annata, tra Serie A e altri tornei: "Dipende da chi la analizza. Per alcuni Einsteins delle tv portoghesi, la nostra stagione è stata pessima, ma per me che sono molto esigente con me stesso, è stata fantastica, perché non avevamo le capacità per fare meglio. Ci sono stati giocatori che hanno disputato 50 partite non parlo di Rui Patricio che ne ha fatte 54".
Al fianco del portoghese c'è sempre stato un connazionale, ovvero Tiago Pinto, che è stato molto elogiato da José: "È stato un lavoro molto esigente. Ho dovuto far giocare alcuni giovani. Ho avuto l'assenza di un giocatore top per dieci mesi, ho avuto come avversario Inter, Milan, Juve, Napoli, Atalanta e Lazio. E abbiamo avuto 14 partite di giovedì, con partite di campionato la domenica dopo. E poi c'è tutto un lavoro che si fa internamente per migliorare il club, cosa che da fuori non si vede. Per questo dico: grande Tiago Pinto". Lo Special One ha poi continuato: "È il mio compagno, socio, tutti i giorni, un grande direttore e, oggi, un grande amico. Me ne accorgo ancora di più ultimamente perché il Benfica quest'anno non ha vinto".
Infine, Mourinho non ha potuto che elogiare uno dei migliori giocatori in rosa, ovvero Rui Patricio: "Lui è un mostro... il "San Patrizio" di Roma. Ha giocato 54 partite, ha avuto due problemi nei gol contro Sassuolo e Bodo Glimt, ma ha avuto sempre un rendimento elevatissimo. Come fate in Portogallo a dire che non giocherà titolare in Nazionale dopo la stagione nella Roma? Per me è un'eresia".
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