La coppa che verrà: appuntamenti e insidie dell’Europa League 2022-23
Nel ranking i giallorossi dietro solo al Manchester United. Dalla Premier e dalla Liga le insidie più grandi. Il 26 agosto il sorteggio per stabilire i gironi
«ora festeggiamo ma poi dobbiamo subito ripartire, perché le squadre forti fanno così». Parola di Lorenzo Pellegrini pochi minuti dopo il triplice fischio di Tirana, ancora prima di alzare al cielo la coppa della Conference League, primo successo romanista in Europa dal 1960-61. Il capitano forse pensava già all'Europa League che giocherà con in suoi compagni nella prossima stagione, l'evoluzione naturale della competizione vinta pochi giorni fa in Albania.
Un'Europa League che, in virtù del ranking Uefa, la Roma disputerà da testa di serie numero due: i giallorossi hanno scalato la graduatoria europea, erano diciassettesimi due stagioni fa, tredicesimi dopo la semifinale con Fonseca in panchina e sono undicesimi dopo la vittoria sul Feyenoord. Il dato curioso è che se la Roma avesse giocato la competizione per la quale si è qualificata tramite il sesto posto in Serie A (poteva bastare per lo stesso traguardo anche il solo trionfo di Tirana), sarebbe stata testa di serie numero uno: il suo ranking ai nastri di partenza dell'Europa League 2021-22, così come della Conference poi vinta, era il più alto di tutte le partecipanti a entrambi i tornei.
Pericolo Red Devils
Tra le formazioni attualmente qualificate alla fase a gironi ce n'è soltanto una con un coefficiente superiore ai romanisti, il Manchester United. Proprio contro i Red Devils la squadra allora allenata da Fonseca era stata eliminata a un passo dalla finale con il devastante ko romanista a Old Trafford che ha reso vana la vittoria per 3-2 al ritorno all'Olimpico del 6 maggio 2021. Sulla panchina degli inglesi, che in questa stagione sono stati eliminati ai quarti di Champions dall'Atletico Madrid e hanno chiuso la Premier League al sesto posto giovando dell'inatteso ko col Brighton del West Ham all'ultima giornata, siederà per il primo anno Ten Hag, lo stesso che allenava l'Ajax eliminato dalla Roma ai quarti di quell'edizione. Oltre ai giallorossi e lo United altre nove le squadre hanno un posto ai gironi 2022-23 già assicurato: la Lazio l'altra qualificata dalla Serie A, l'Arsenal l'altra dalla Premier, dalla Francia il Rennes e il Nantes (vincitore della coppa nazionale), Union Berlino e Friburgo dalla Bundesliga e il Feyenoord dall'Eredivisie. La seconda delle tedesche potrebbe rappresentare la mina vagante del torneo, dopo l'ottimo campionato portato a termine che, per un periodo li ha visti militare anche in zona Champions League, prima di chiudere sesti a due lunghezze dall'Union.
Avranno sicuramente voglia di fare bene i Gunners che nell'annata appena conclusa non hanno giocato le coppe europee e hanno strappato un pass col quinto posto in Premier fallendo l'aggancio al Tottenham quarto. A eliminare il Betis di Siviglia dalla scorsa edizione dell'Europa League agli ottavi è stato, non senza soffrire, l'Eintracht poi laureatosi campione: i biancoverdi negli ultimi anni stanno accumulando una discreta esperienza europea, fattore che li rende da non sottovalutare. Dalla Ligue 1 incognita Rennes: eliminata ai gironi nella scorsa Europa League ha saputo confermare la partecipazione alla prossima annata tramite un'ottima quarta piazza in campionato.
Il format e le date
Dopo le due fasi preliminari, saranno complessivamente 32 le squadre a comporre gli otto gironi della 52ª edizione della competizione (la 14ª da quando si chiama "Europa League"): il sorteggio per stabilire i raggruppamenti è fissato per il 26 agosto, con la Roma che debutterà l'8 settembre all'iniziare dei gironi. Vincere il raggruppamento darà un posto agli ottavi di finale, evitando i sedicesimi contro le terze dei giorni di Champions. La finale è prevista per il 31 maggio 2022 a Budapest.
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