Dessers: "Spero di giocare la miglior partita della mia vita "
L'attaccante belga del Feyenoord, attualmente capocannoniere della Conference League, è concentrato sulla sfida contro la Roma: "Non vedo l'ora di scendere in campo"
Cyriel Dessers, arrivato in prestito dal Genk, ha rilasciato un'intervista alla Uefa in merito alla finale contro i giallorossi, l'attuale capocannoniere della Conference League racconta del del suo primo anno al Feyenoord e del rapporto coi compagni di squadra: "Magari sono io ad esultare dopo ogni gol, ma è la squadra che lo rende possibile".
Sulla finale di Tirana contro la Roma:
"Non vedo l'ora di scendere in campo. Giocare le finali è il massimo che uno sportivo possa aspirare in carriera, specialmente partite come queste. Non vedo l'ora che arrivi quel giorno e spero di giocare la migliore partita della mia vita. Siamo fiduciosi. Non abbiamo paura del blasone della Roma. Siamo consapevoli delle nostre qualità. Sappiamo cosa siamo in grado di fare. Naturalmente dovremo dare il massimo, ma sappiamo anche che quando ci riusciamo, possiamo battere chiunque. Sappiamo cosa aspettarci. Siamo ben preparati. Se facciamo il nostro e giochiamo al meglio, tutto è possibile".
Sull'essere il capocannoniere della competizione:
"È una sensazione fantastica. Andare in doppia cifra per un attaccante è la realizzazione di un lavoro iniziato prima dell'inizio della stagione. Quando ci riesci in una competizione europea, è ancora più speciale. Con questi gol entri in una ristretta cerchia di giocatori che hanno lasciato il segno in questa stagione, non solo a livello europeo ma anche in generale col proprio club. Al Feyenoord sto scalando le classifiche, il che è molto gratificante. È grazie alla squadra che riesco a trovarmi in quella posizione e segnare quei gol. Non mi riferisco solo agli assist o ai passaggi che ricevo dalla squadra, ma anche al lavoro difensivo. Noi preferiamo pressare molto alto, il che significa che i nostri difensori si trovano spesso in situazioni di uno contro uno o giocano con molto spazio dietro. Magari sono io a esultare in maniera più evidente dopo ogni gol, ma in realtà è l'intera squadra che lo rende possibile, per quanto possa sembrare un luogo comune. Devo essere il punto di riferimento e trovarmi al posto giusto".
Sul suo stile di gioco
"Penso di essere un attaccante abbastanza completo. Molti attaccanti sono molto alti, o molto veloci, o eccellono in altro. Io non ho queste caratteristiche estreme. Posso giocare con le spalle alla porta, posso tenere la palla, posso correre in profondità verso la porta, posso segnare con il destro e con il sinistro; quando sono davanti alla porta, ad esempio, non ho dubbi a tirare col sinistro. In questa stagione ho segnato anche qualche bel gol di testa, quindi penso di essere un giocatore a tutto tondo senza essere un fuoriclasse in nulla. Ma posso sempre migliorare, ovviamente, e questo è un aspetto su cui lavoro duramente ogni giorno".
Sui tifosi del Feyenoord
"Sono cresciuto guardando l'Eredivisie e ogni volta che vedevo giocare il Feyenoord, pensavo: "Wow, è uno stadio fantastico. Mi piacerebbe giocarci". Poi i tifosi sono unici nel loro genere. Sono decisamente all'altezza della loro reputazione. Già dall'inizio ho avuto la sensazione che avremmo potuto avere un legame speciale. Loro sono incredibilmente affettuosi e io ricambio il loro affetto, quindi è una cosa reciproca. Il mio legame con i tifosi del Feyenoord non lo dimenticherò mai. Pensate che vogliono trattenermi così tanto che hanno avviato crowdfunding. Dovremo aspettare per vedere se ci riusciranno".
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