Una certezza da Torino a Tirana: Pellegrini leader massimo di Mou
Il salvataggio last second del 7 col Venezia è stato l’ennesimo atto da Capitano. Per lo Special One è inamovibile e gli ultimi due sforzi sono affidati ancora una volta a lui
Sul suo braccio la fascia è ben riposta. Lo sapevano Totti e De Rossi quando hanno dato le rispettive benedizioni all'investitura. Lo sapeva Mourinho quando a inizio stagione ha rivelato che potendo ne avrebbe schierati sempre tre come lui, mentre c'era ancora chi storceva la bocca. Ora è finalmente evidente anche ai più prevenuti: Lorenzo Pellegrini è un Capitano esemplare. Romano e romanista nel solco della migliore tradizione di questo club, forte tecnicamente, dotato di personalità e - forse quel che più conta per ricoprire un ruolo simile - sempre pronto a sacrificarsi e lottare per la maglia.
Il minuto 95 della sfortunata gara casalinga contro il Venezia lo ha certificato ulteriormente. Straordinaria rincorsa conclusa da un perfetto intervento in scivolata a fermare il contropiede avversario, con la porta di Rui Patricio ormai spalancata. Ripiegando con surplus di energie forse più mentali che fisiche, il numero 7 ha evitato la beffa dopo il danno di un pareggio carico di rimpianti. Ma la sua prestazione è stata ancora una volta irreprensibile: tanta corsa in ogni zona del campo; due punizioni vicine alla perfezione a cui solo la traversa ha negato l'esito più appropriato; l'espulsione di Kiyne arrivata per un incomprensibile raptus proprio ai danni di Lorenzo; e soprattutto un impegno senza risparmi per cercare di portare a casa il successo. Che però non è arrivato. Il risultato di sabato complica maledettamente la classifica dei giallorossi in vista della giornata conclusiva del torneo.
È necessaria una vittoria sul non facile campo del Torino, sperando che dagli altri arrivino buone notizie. Tutto per non caricare di ulteriori significati la finale di Conference, che senza qualificazione alla prossima Europa dal campionato diventerebbe l'ultima spiaggia: situazione da evitare accuratamente. In quest'ottica però non sono possibili cambi sostanziali di formazione. Qualcuno riposerà senz'altro, come ha già annunciato lo Special One alla vigilia dell'ultimo turno. Ma fra questi non appare plausibile che rientri anche Pellegrini, sempre più anima di questa squadra, sempre più leader anche per Mou, che al suo Capitano non rinuncia mai o quasi. Peraltro la stanchezza che sta diventando evidente per gran parte della rosa, non sembra averlo coinvolto. L'infortunio alla coscia che ha bloccato il numero 7 fra dicembre e gennaio perlomeno gli ha fatto risparmiare un discreto numero di partite. Le sue presenze fra Serie A, Coppa Italia e Conference League si fermano a 38 per il momento. E adesso che le 53 gare ufficiali fin qui disputate dalla Roma iniziano a farsi sentire sulle gambe di gran parte dei componenti della rosa, probabilmente lui con quelle 15 partite in meno risulta più "fresco" rispetto agli altri titolari più o meno inamovibili.
Toccherà quindi ancora a Pelle guidare i compagni verso gli ultimi due sforzi, per trasformare una stagione in attesa di giudizio dopo i numerosi alti e bassi in un'annata indimenticabile. Sicuramente a Tirana, forse già a Torino. Non crediamo di andare troppo lontani dalla realtà ipotizzando che il ragazzo cresciuto a Trigoria voglia essere presente anche contro i granata, se non altro per ripagare la sua gente dello smisurato affetto mostrato sempre. Perfino dopo l'amarissimo pari col Venezia. Il giorno dopo in tanti hanno voluto rendere omaggio sui social agli strepitosi tifosi romanisti che hanno gremito l'Olimpico- A partire da Mourinho, che su Instagram li ha definiti senza mezzi termini «Un popolo unico», allo stesso Capitano, che sulla scia del proprio tecnico ha scritto: «Siete unici. Grazie». E ai ringraziamenti si sono uniti anche Oliveira - che ha parafrasato lo striscione della Sud con tanto di foto, «Grazie tanto! Il tuo sogno è il nostro» - e Kumbulla, che ha scelto le bandiere della Curva: «Grazie ragazzi, siete voi il cuore di questa città».
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