L’ambasciatore a Tirana: “Kumbulla e la finale stanno rendendo romanisti gli albanesi"
Bucci: “Lo stadio quella sera sarà in grandissima parte di stampo giallorosso. Sulle speculazioni parliamo con Governo e Ministero del Turismo”
«Non sono simpatizzante della Roma, io sono romano e tifoso romanista trasteverino da diverse generazioni. Quella apparsa sui social dell'Ambasciata italiana in Albania per l'in bocca al lupo e il benvenuto alla Roma a Tirana qualche giorno fa è la mia sciarpa, quella con cui andrò alla finale del 25 maggio: ho preso già posto!». Fabrizio Bucci, Ambasciatore italiano a Tirana, non nasconde certo la sua fede giallorossa. È carico, almeno quanto lo è la Capitale albanese, che ospiterà la finale di Conference League tra Roma e Feyenoord. «Tirana» è tra le parole più pronunciate a Roma e dintorni e tra le più "googlate" degli ultimi giorni, se non settimane. Da quando cioè la Roma ha iniziato a crederci davvero e ora il sogno è diventato realtà.
Come si prepara Tirana alla partita?
«C'è eccitazione, è per tanti motivi una festa particolare per gli amici albanesi. Intanto perché è la prima finale che viene ospitata da Tirana. C'è molta aspettativa per il nuovo stadio, che è purtroppo piccolo, ma un gioiello, fatto da Marco Casamonti, architetto italiano».
L'Ambasciatore Bucci riceve una maglia personalizzata dalla delegazione della Roma in spedizione a Tirana
Italia e Albania, fra l'altro, hanno rapporti molto stretti.
«L'Albania è una "regione" italiana, gli albanesi amano l'Italia, visti i rapporti storici secolari, siamo il primo partner commerciale e primo Paese fornitore e primo Paese cliente, ci sono 700 mila albanesi soltanto nel nostro Paese. Il numero ufficiale della comunità italiana in Albania, secondi i registri degli italiani all'estero, ammonta a 2.500 persone ma in realtà, includendo i pendolari che non si registrano, vista la vicinanza con l'Albania, è molto più alto. Tutti gli albanesi hanno una squadra del cuore italiana, è una partita "albanese", una finale loro. Lo stadio sarà in grandissima parte uno stadio romanista: gli albanesi faranno tutti il tifo per la Roma, a tifare per il Feyenoord saranno solo gli olandesi».
E poi nella Roma gioca Kumbulla, che in Albania è molto considerato.
«Kumbulla è molto amato, è potenzialmente uno dei difensori più importanti della sua generazione. È originario di una zona a nord di Tirana e lo conoscono tutti qui. Ricordo la partita contro la Polonia per le qualificazioni ai Mondiali, in cui ha annullato Lewandowski. Io ero presente allo stadio è mi impressionò».
Fabrizio Bucci, Ambasciatore italiano a Tirana
Le previsioni parlano di un'affluenza molto maggiore di sostenitori, sia italiani sia olandesi. Siete preoccupati?
«Noi diamo per scontato, conoscendo i "compagni di fede", che arriveranno in massa, in numero più alto rispetto ai tagliandi venduti. Anche per quanto riguarda gli olandesi avremo la stessa situazione. Abbiamo parlato con il sindaco per allestire dei maxischermi in città a Tirana, ovviamente in zone distinte per evitare contatti tra le tifoserie. A Piazza Skënderbej, la piazza principale di Tirana c'è stato già un esperimento l'estate scorsa, quando furono installati i maxischermi per gli Europei. Ci saranno comunque delle fan zone per rendere più fruibile il tutto ai visitatori».
Si continuano a registrare da giorni problemi con alcuni operatori di volo e con le strutture alberghiere locali. Vi state attivando per porre un freno alle speculazioni?
«Sì, siamo al corrente della situazione. La legge della domanda e dell'offerta può portare a fenomeni di speculazione, capita un po' dappertutto e non solo in Albania, purtroppo. Stiamo parlando con le autorità locali, con il Governo e il Ministero del Turismo per evitare che si verifichino queste pratiche che sono generalizzate e comprensibili da un certo punto di vista, ma certamente non giustificate nei confronti delle persone che si sono mosse in anticipo e hanno acquistato regolarmente dei servizi. Ne stiamo parlando con gli amici del Governo albanese».
La sciarpa della Roma esposta allo stadio dall'Ambasciata italiana a Tirana
Edi Rama, Premier albanese, ha dato il benvenuto a Francesco Totti.
«Per me Totti è il Capitano. Non posso che dire che lo aspettiamo, con gioia ed ansia. Edi Rama è un amico e sto procedendo con il mio percorso di "conversione" perché lui nasce juventino, ma essendo anche amico di Mourinho, gli sto chiedendo di fare un passo in più, e quindi come conseguenza inevitabile, di diventare tifoso della "Magica". Conosce benissimo il Capitano e lo aspetta, ha subito socializzato il suo benvenuto, non vede l'ora di conoscerlo di persona e di incontrarlo quando arriverà a Tirana. C'è grande aspettativa per questa finale e per l'arrivo di Totti e della nostra Roma».
Le piace la Roma di Mourinho?
«Sì, mi piace molto. Noi sapevamo da un anno che Tirana avrebbe ospitato la finale di Conference League e il mio approccio fin dall'inizio, condito da una certa scaramanzia, è stato "non succede, ma se succede…". Sto seguendo tutte le partite, sia di campionato sia di coppa. Il viceministro dell'Interno, che ha doppia nazionalità, ha studiato in Italia, si vede ogni partita con me in una pizzeria con il maxischermo, la Conference l'abbiamo vista tutta insieme, siamo un team consolidato e saremo vicini anche alla Kombëtare Arena. Speriamo anche che questa occasione faccia proliferare il numero di romanisti qui in Albania: già è aumentato grazie all'arrivo alla Roma di Kumbulla che ha rotto un po' un predominio che durava fino a qualche anno fa, perché ahimè per tanti anni si è simpatizzato per la Lazio grazie alla presenza di Igli Tare. Poi, concedetemi una battuta, capirete che essere Ambasciatore italiano in Albania, il cui nome in albanese è tradotto "Paese delle aquile", raffigurate anche sulla bandiera, per un romanista come me non è facilissimo (ride, ndr), quindi spero che il processo di "conversione" continui a ritmo spedito».
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