C'è chi è riuscito a comprare il biglietto per Tirana: "Ma quanta fatica"

Uno su mille ce la fa. Anche se a giudicare dagli sfoghi sui social, la proporzione potrebbe essere maggiore. Troppo ampia la richiesta di biglietti per la finale di Tirana rispetto alla disponibilità, troppo farraginoso il sistema di acquisto tramite il sito Uefa. Francesco, socio de Il Romanista, però ci è riuscito.

Sei fra i pochi fortunati.
«Pochi sì a quanto pare, fortunato ancora non lo direi: cercavo tre biglietti, ne ho presi due».

In tanti sono rimasti a secco.
«Tutti quelli che conosco. Io stesso ci sono riuscito per puro caso. Lavorando nel mondo delle startup conosco le procedure on line, ma una complessità simile nell'acquisto non l'avevo mai riscontrata».

A che ora ti sei collegato?
«Alle 11.40 e già c'era una lunga coda. Mi ha assalito l'ansia e ho iniziato a refreshare di continuo. Avevo già creato un account e appena sono entrato il sistema mi segnalava che i biglietti erano già finiti».

Ma non ti sei dato per vinto.
«Per niente. Ho continuato ad aggiornare la pagina fino a trovare la schermata giusta, dove però appariva e scompariva la disponibilità di posti nelle varie categorie».

Come ti sei orientato?
«Un po' a intuito, un po' con la velocità che possiedo lavorando sul web. Ma sul sito Uefa è difficile orientarsi anche per chi è del ramo, quantomeno su questo evento».

Cioè?
«Prima di arrivare ai biglietti di Tirana, avevo provato a simulare con la finale di Champions femminile: iter semplicissimo, in un attimo si può comprare. Per la Conference invece nessuna notifica, piattaforma poco chiara, fermi solo i biglietti per gli invalidi, tutti gli altri a comparsa random. E non solo...».

Cos'altro?
«Captcha (le misure di autenticazione) facilmente aggirabili dai robottini che permettono di comprare subito diversi tagliandi. Non a caso prolifera il secondary ticket».

Hai trovato bagarini on line?
«Un'ora dopo l'apertura della vendita ufficiale il web ne era già pieno, a prezzi che superano i 1.100 euro. Credo destinati più al mercato olandese che al nostro».

L'altra incognita è il posto.
«Sono molto preoccupato: lo stadio non ha separazione di settori e si poteva scegliere soltanto fra categorie. Io ho preso la 3, quella da 45 euro, unica disponibile in quel momento, ma senza richiesta di appartenenza a una delle due tifoserie. Temo la commistione».

Per ora puoi essere soddisfatto.
«Non ancora: l'obiettivo è andare con mio padre e i miei fratelli, in tre abbiamo il biglietto, ne manca uno. È dura, ma ce la faremo».