Un sogno chiamato finale
La Roma ha sorteggiato i posti Biglietto gratis a tutti i 166 presenti al 6-1 di Bodø E i voli salgono di ora in ora: 767 euro per il diretto
Parlare di invasione dell'Albania sarebbe quantomeno indelicato, visto che può richiamare alla memoria tragici eventi storici del 1939, e poi sarebbe inesatto. Perché l'invasione non potrà esserci, visto che non c'è molto spazio per invadere: la nuovissima Arena Kombëtare ha poco più di 20.000 posti, le due squadre ne potranno gestire solamente 3.000 ciascuna, altri 8.000 saranno messi in vendita dall'Uefa, e oltre ai romanisti saranno contesi dagli olandesi, dai locali, e dai neutrali. E sarà una lotteria trovarli, visto che già per la semifinale di ritorno con il Leicester da parte dei soli romanisti c'era stata una richiesta stimata sui 200.000 tagliandi: non basta prendere il Lungotevere o l'Olimpica per raggiungere Tirana, ma la prima finale europea dalla Coppa Uefa persa con l'Inter nel 1990-91 val bene un aereo (che a qualificazione non ottenuta sarebbe stato low cost). La lotteria vera la organizzerà la Roma, e lo ha fatto sapere già pochi minuti dopo il triplice fischio di Jovanovic: la scaramanzia non è ammessa per chi organizza, il piano era già pronto. Un piano che prevede la fidelizzazione dei tifosi, tema da sempre caro ai Friedkin: per ridurre il numero di richieste, la Roma ha deciso di dare una possibilità di vedere la finale di Tirana solamente ai quasi 22.000 abbonati. Tra le 9 e le 13 di ieri hanno avuto la possibilità di registrarsi, per partecipare a un'estrazione (già avvenuta, tra i 13.993 aventi diritto che avevano fatto richiesta, alla presenza di un notaio) che metteva in palio un codice e un link al sito dell'Uefa, per aver diritto - a titolo gratuito - a uno dei biglietti in palio: la Roma, come tutti i club in queste occasioni, terrà una parte della sua quota a disposizione di giocatori e dipendenti.
Entro oggi i vincitori troveranno nella mail comunicazione e indicazioni, altri 166 sanno già da giovedì sera che potranno andare: la società ha deciso di premiare tutti gli abbonati che si erano sobbarcati la lunga e costosa trasferta di Bodø. Non la seconda, quella che metteva in palio l'accesso alla semifinale, la prima, quella per il girone, che già si sapeva che non sarebbe stata decisiva. Tanto che la Roma, pur perdendo 6-1, il girone lo ha passato, e da prima: i norvegesi, nonostante la sonante vittoria, sono arrivati dietro. E così, alla fine - a parte il povero Reynolds, che da quel giorno non ha più vestito la maglia della Roma (ma non è che prima di quella gara avesse lasciato tracce indelebili...) - gli unici che ci avevano rimesso sono stati i 166 che erano entrati nel Circolo Polare Artico per vedere la più brutta prestazione della squadra di Mourinho: la Roma li ha ricompensati garantendo a ciascuno uno degli ambitissimi biglietti per la finale, peraltro a titolo gratuito. Un regalo decisamente apprezzato: sui social non sono mancati commenti di tifosi di altre squadre che hanno fatto i complimenti al club dei Friedkin per la bella pensata.
Resta il costo della trasferta, che ovviamente sale col passare delle ore: alle 20 di ieri, un noto comparatore on line di voli proponeva, per la trasferta minima, partenza mercoledì e ritorno giovedì, una soluzione da 767 euro, diretto all'andata, scalo a Brindisi al ritorno. Ne servono 701 per passare 48 ore a Tirana, ma partendo martedì c'era ancora la soluzione low cost, detta in gergo ammazzata: 236 euro, 5 voli e 4 compagnie diverse: Roma-Brindisi, Brindisi-Verona e Verona-Tirana per complessive 9 ore e 5', Tirana-Genoa e Genova-Roma con notte in aeroporto e 14 ore e 25', e la soddisfazione di fare almeno il quinto volo con la neonata Ita Airways invece che con le low cost. Fino a poche ore prima costava un po' meno la soluzione ammazza/bis, poi salita a 276 euro: partenza alle 20.05 del martedì, scalo a Zurigo, a Tirana dalle 9:10 alle 2:40 di notte, scalo a Istambul e arrivo a Fiumicino alle 13.45 del giovedì, senza passare per gli alberghi albanesi (che peraltro costano poco). Se qualcuno ha avuto il coraggio di sceglierla, scriveteci a posta@ilromanista.eu, e raccontatecelo, magari così lo scalo turco vi passa prima.
I maxischermi
In alternativa, ci potrebbero essere i maxischermi: dicono non portino bene, ma l'assessore a Sport e Grandi Eventi Alessandro Onorato, intervenendo all'inaugurazione del Roma Travel Show 2022 al Palazzo dei Congressi, ha detto che il Comune di Roma vorrebbe organizzarli («sentiremo il prefetto e sceglieremo il luogo migliore»). Ma il club non è particolarmente entusiasta, e di certo non farà richieste in tal senso. Preferirebbe semmai allestire qualcosa all'Olimpico, ma c'è da convincere Sport e Salute, proprietaria dell'impianto: anche lì, pochi salti di gioia, pare.
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