Roma-Leicester, Mourinho: "Daremo tutto. I tifosi saranno fondamentali"
L'allenatore giallorosso ha parlato alla vigilia della gara: "Vogliamo che tutti vengano all'Olimpico per giocare insieme a noi. Così faranno la differenza"
Domani alle 21 va in scena Roma-Leicester, valida per la semifinale di ritorno della Conference League. In uno Stadio Olimpico gremito dal pubblico romanista, che per un'occasione simile si è riunito per l'ennesima volta, Mourinho cercherà di raggiungere la finale di Tirana, che è l'obiettivo di questa stagione. Arrivare all'ultimo atto della neonata coppa europea è quello che sperano tifosi e giocatori, ma soprattutto quello che sperano ni Friedkin, che vogliono lottare ad alti livelli. In vista della gara ha parlato conferenza stampa lo Special One, che alla vigilia ha incontrato la stampa.
Avete iniziato entrambe a metà agosto, loro pensano da un po' di tempo alla Conference League…
"Spero che non possa avere peso (ride, ndr). L'analisi fatta è ovvia. Sono stato già dall'altra parte nella stessa situazione, quando non hai possibilità in campionato e hai una competizione europea. Il focus diventa quello. Per loro questa non è la loro competizione, era l'Europa League. E' un modo di poter arrivare nella prossima stagione in Europa. E' logico quello che stanno facendo, di far riposare i giocatori. Noi non lo possiamo fare".
Come si sostituisce un calciatore come Mkhitaryan?
"Noi non abbiamo un altro Mkhitaryan. Ci sono delle squadre top dove praticamente tu hai due giocatori molto moto simili per ogni posizione e sono queste squadre che possono fare turnover perfetto e non soffrono quando qualche giocatore non può giocare. Noi non abbiamo un altro giocatore come Mkhitaryan. Non c'è possibilità per fare lo stesso con altri giocatori. Adesso possiamo farlo in modo diverso. L'obiettivo non cambia. vogliamo andare in finale e dare tutto quello che abbiamo. Non mi stanco mai che domani saranno 14 partite di Conference League. Abbiamo cominciato in Turchia, l'ultima in Inghilterra senza mai fermarci. Giochiamo giovedì dopo aver giocato domenica con tutte le difficoltà. Giochiamo come squadra, senza Mkhitaryan, ma andremo lì a combattere".
Che regalo ha fatto a Rodgers?
"Ad essere onesto ho comprato un bel regalo per Rodgers".
Cosa ne pensa della squadra di Rodgers?
"Quello che sta facendo il Leicester è fantastico, dopo la vittoria della Premier il modo in cui è cresciuto il club in ogni livello è fantastico. Congratulazioni a tutti. Rodger non mi sorprende, la gente dimentica cosa abbia fatto al Liverpool con molte meno risorse che il Liverpool ha ora. La gente non si concentra sul campionato scozzese, anche lì è stato fantastico. Il Leicester e Rodgers molto molto bene…spero che domani vada bene per noi e non per loro".
Quali sono le sue emozioni?
"Non c'è dubbio dell'empatia creata fra di noi. Tra me, i giocatori e i tifosi. Non c'è dubbio. Siamo insieme da circa 10 mesi con alcuni momenti più belli e altri meno belli. Alcuni da ricordare e altri da dimenticare. Siamo sempre stati insieme con grande empatia e arriviamo all'Olimpico dove giochiamo le ultime gare della stagione. Domani giocheremo l'ultima di Conference e tra una settimana l'ultima col Venezia Sarebbe bello festeggiare questa empatia, che è stata creata e rimane al di là dei risultati. Sarebbe bello, e avremmo meritato tutti, di finire bene queste due gare dell'Olimpico. Quello che dico ai tifosi è che giochiamo sia per noi che per loro e mi piacerebbe che giocassero la partita con noi. Si può tare allo stadio come spettatore e si può stare alo stadio a giocare la partita. Se abbiamo 70.000 spettatori il significato è niente. Se abbiamo 70.000 che vogliono giocare la storia è diversa. Questo è quello che chiediamo. Questo è quello che sia io che i giocatori chiediamo alla gente. Non venire allo stadio a guardare, ma a giocare".
Che momento stanno vivendo Oliveira e Veretout?
"Non c'è un giocatore che possa giocare al posto di Mkhitaryan, non ce lo abbiamo. Abbiamo dei giocatori che sono diversi da Mkhitaryan e non c'è tanto da fare. Giochiamo come squadra, cercheremo sempre di nascondere i problemi che abbiamo, che non siamo una squadra perfetta. Cercheremo di esplorare i piccoli problemi o fragilità che il nostro fortissimo avversario ha, ma giocheremo come squadre. Sergio e Veretout sono come gli altri giocatori, sono in condizione di dare tutto quello che hanno da dare. Domani è molto possibile vincere, ma solo se tutti noi siamo al massimo livello. Sono convinto che sia Sergio che Veretout e le altre opzioni ci potranno aiutare".
Che partita ci dobbiamo aspettare?
"È sempre difficile dire che partita sarà. Si spera sempre in una cosa e poi ne esce un altra. Mi piacerebbe ripetere la partita di Leicester dove Rui Patricio ha fatto una parata in 90 minuti. Significherebbe che non abbiamo grossi problemi e sarebbe importante per noi. Il pubblico può aiutare, ma noi come squadra i giocatori devono avere la maturità e l'intelligenza di gioco per gestirla in modo poco emozionale e più razionale. Questo è importante per noi".
I Friedkin come si avvicinano a questa sfida?
"Non abbiamo cambiato nessuna idea, penso che il presidente e i suoi figli mi conoscano un po' e sanno che prima della partita la mia vita sono io e i miei assistenti e i miei giocatori. Non mi piace condividere o stare con altre persone. Non mi piace neanche fare la conferenza stampa con voi. Sono obbligato. È così ma anche io conosco molto bene loro. Al di là degli innamorati del club e della gente, i Friedkin sono innamorati di calcio e la gente innamorata del calcio vive questi momenti con questa emozione. la natura del calcio arrivare a momenti importanti e per questo vedo dalla loro parte rispetto per la nostra privacy come squadra. diciamo così, rispetto per la nostra concentrazione. Posso capire che da loro esiste questa diversità dell'approccio. Sono sicuramente felici di avere una semifinale in casa in uno stadi premio. È un momento di grande gioia e aspettativa. andiamo lì tutti insieme e se i nostri tifosi vogliono giocare possono fare la differenza".
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