Leicester-Roma, ecco il King Power Stadium: la tana delle volpi
Ci è voluto solo un anno per costruirlo. Il settore ospiti è situato nella North East Stand. Quattro anni fa l’incidente di Srivaddhanaprabha
Giovedì per la Roma c'è l'appuntamento più importante della stagione, quello a cui pensa da tempo e a cui vuole arrivare nel migliore dei modi. Dopodomani il Leicester City di Brendan Rodgers cercherà di mettere i bastoni tra le ruote ai sogni europei di Mourinho al King Power Stadium, la tana delle volpi.
Il tecnico nordirlandese di sicuro non ha buone intenzioni e l'unico obiettivo è quello di rovinare la trasferta dei 1600 giallorossi che saranno presenti in Inghilterra. Anche per la partita nelle Midlands Orientali inglesi, l'amore dei tifosi della Roma non si è fatto attendere e i biglietti per il settore ospiti sono andati sold out in poco tempo. Tutto esaurito che è arrivato nel pieno dell'ondata di affetto che ha travolto la società in questi giorni in cui sono stati registrati numeri record all'Olimpico, come non accadeva da anni. Nel pieno slancio dell'amore per la squadra, un altro esercito di romani, stavolta tutti romanisti, cercherà di conquistare il Regno Unito, sotto il vessillo di Mourinho e non dell'imperatore Claudio che diede il via alla campagna per la conquista dell'isola nel 43 dopo Cristo.
Una visuale di come dovrebbe essere la vista dal settore ospiti (Getty Images)
Abraham, Pellegrini e gli altri scenderanno in campo nell'arena delle Foxes, che ospita il club inglese dal 2002 ed è chiamato dai tifosi più attempati della squadra "Filbert Way", in onore del vecchio impianto che ha ospitato le gare casalinghe sin dal 1891, ovvero sette anni dopo la fondazione della squadra. Il precedente stadio era situato nella strada omonima, ma a causa dell'aumento dei tifosi, la proprietà ha deciso di creare un nuovo stadio. I lavori per la realizzazione dell'impianto situato vicino al fiume Soar, uno degli affluenti più importanti del Trent (in barba al rischio idrogeologico), sono cominciati nel 2001 e sono durati un anno.
La struttura è in classico stile inglese con i settori più corti, le cosiddette curve, che sono dritte, è senza pista olimpica e può ospitare circa 34.000 persone. Proprio come la Roma, i tifosi del Leicester occupano la tribuna Sud, chiamata dagli stessi "The Kop", in uno slancio di originalità comune anche a Liverpool. Il settore ospiti, poi, è situato nell'angolo Nord Est, compreso tra la North Stand, di solito occupata da famiglie, e la East Stand, la più grande della struttura, che può contenere anche 9000 persone. La visuale da quei seggiolini non sembra il massimo, essendo collocati a una certa distanza dal terreno di gioco. Raggiungere lo stadio non è complicato, essendo vicino al centro della città è facilmente raggiungibile a piedi dalla stazione che dista solo 20 minuti. Il tempo può essere accorciato prendendo un taxi o un autobus, con l'84, l'84A, 85, 88 e 302 che dovrebbero fermare vicino la struttura.
La statua del presidente Srivaddhanaprabha fuori il King Power Stadium (Getty Images)
Il King Power Stadium è stato protagonista di alcuni eventi importanti, ma due sopra a tutti hanno cambiato la storia del club. Il primo è sicuramente il trionfo del Leicester in Premier League, nella stagione 2015/2016. Alla guida di Vardy e compagni al tempo c'era Claudio Ranieri che ha centrato un traguardo che nessuno si sarebbe mai aspettato, con i bookmakers che quotavano la vittoria del club 5000/1.
Un evento che ha visto il King Power Stadium protagonista e che ha sconvolto la Premier League, invece, è stato l'incidente del 27 ottobre 2018 in cui ha perso la vita il presidente Vichai Srivaddhanaprabha. Dopo la partita casalinga contro il West Ham, il numero uno del club, uno degli uomini più ricchi al mondo, era decollato con il suo elicottero dal centro del campo da gioco. Dopo pochi istanti dall'inizio del volo, però, il velivolo è precipitato causando la morte di tutti i suoi occupanti. Solo il giorno dopo, tramite un comunicato ufficiale, il club ha annunciato la dipartita di Srivaddhanaprabha, a cui i calciatori erano molto legati. Nei giorni successivi all'incidente molti tifosi hanno lasciato allo stadio dei fiori in ricordo del presidente.
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