Prende forma la squadra desiderata: questa è sempre più la Roma dei Romanisti
La mano del tecnico portoghese adesso si vede: il gruppo non si arrende, reagisce alle ingiustizie e porta in campo il carattere dei suoi tifosi
Ho iniziato questo articolo diverse volte: una per ogni chiave di lettura. Ma poi, alla fine, ho smesso di cercarne perché, questa volta, voglio partire direttamente dalla conclusione: questa è la ROMA dei Romanisti.
Quella che ti toglie il sonno, che ti sconquassa l'anima e ti manda a lavoro – il giorno dopo – camminando tre metri sopra il cielo. No, Moccia non c'entra nulla… Casomai la boccia: «Barbera & Champagne, ‘sta sera beviam per colpa della ROMA», che ha messo in naftalina il lassismo di chi sopravvive senza cercare mai d'andare ad afferrare la felicità. E, invece, quest'anno – in certi momenti – c'è sembrato proprio d'avercela tra le mani, di poterla toccare come se avesse preso forma e sostanza.
Ce la siamo ritrovata davanti, la felicità, ogni volta che abbiamo visto la squadra crederci fino, ed oltre, il novantesimo minuto: un boato, un altro e poi un altro ancora… C'hanno sentito esultare quando ci davano per morti perché morta, questa squadra, non lo è mai. La ROMA dei Romanisti è quella che al cinquantaduesimo minuto contro il Bodo, già sul quattro a zero, impreca nelle parole di Karsdorp per una punizione fischiata contro. Quella che, raggiunto il pareggio a tempo scaduto a Napoli, corre nelle gambe di Pellegrini per andare a riprendere il pallone e provare, addirittura, a vincere.
La ROMA dei Romanisti è quella che si incazza per un torto, che rialza un compagno di squadra infortunato, che difende quello accerchiato e che se arriva un'ingiustizia non porge mai l'altra guancia. Chi non vuole bene a Mourinho confonde tutto questo con l'isterismo, chi ha capito l'indole e le capacità di questo allenatore – invece – vive di sussulti nel ritrovarsi, finalmente, in una squadra che porta in campo le virtù caratteriali della sua tifoseria.
Anziché deluderla
La ROMA dei Romanisti gioca a calcio, oltre ogni luogo comune. Sì, non è perfetta… Non lo ripetete perché lo sappiamo così bene d'arrivare a dirvi che, allora, apprezziamo ancora di più quello che sta facendo. Cercando, in ogni partita, di spingere i suoi limiti un pezzetto più in là. Proprio là dove, ogni volta, troverà i tifosi ad aspettarla per aiutarla a superare l'ostacolo come in quei film in cui il protagonista è sull'orlo di un precipizio ma proprio quando tutto sembra finito… arriva una mano amica a tirarlo fuori dai guai. Quella mano, manco a dirlo, è quella dei Romanisti.
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