La Uefa apre un'inchiesta per la rissa Knutsen-Santos. Solo una botta per Mancini
Il Bodø accusa l'allenatore dei portieri di aggressione, la Roma replica: «Fiducia totale nel lavoro degli investigatori». Gli esami al difensore hanno escluso lesioni
Una sconfitta. Un ginocchio. Un pugno. E' il poco piacevole fardello con cui ieri la Roma è tornata a casa dalla trasferta norvegese. Per la sconfitta l'appuntamento è fissato giovedì prossimo. Per il ginocchio di Mancini che tanto aveva preoccupato nel dopo partita di Bodø, la risonanza magnetica a cui il difensore si è sottoposto appena rientrato a Roma a Villa Stuart, ha dato risposte confortanti: nessuna lesione, solo una forte botta, contro la Salernitana pazienza, ma c'è ottimismo perché Mou lo possa riavere a disposizione per il Bodø.
Per il pugno, al contrario, l'affare si ingrossa. Al punto che ieri nei tg norvegesi, la notizia dell'aggressione del tecnico Kjetil Knutsen al preparatore dei portieri della Roma, Nuno Santos, è stata evidenziata nei titoli principali. Del resto la dirigenza del Bodø, dopo una notte di silenzi e tentativi di minimizzare le accuse, ieri ha dato la sua versione dei fatti. Ribaltando la questione. Non negando mai il pugno del suo allenatore, ma spiegando che l'aggressore è stato Nuno Santos. Al punto che c'è l'intenzione di denunciare il collaboratore di Mou, come ha dichiarato il direttore generale Thomassen: «Non abbiamo altra scelta che denunciare Nuno Santos. C'è stata un provocazione sistematica e l'esercizio della violenza fisica. Siamo fiduciosi che un organismo obiettivo (l'Uefa ndr) ignorerà le affermazioni errate della Roma». Ancora più dure le parole del club norvegese: «La Roma sta bombardando (vichinghi, di questi tempi sarebbe meglio evitare il verbo bombardare ndr) i media di falsità, nel tentativo di nascondere un comportamento antisportivo. Sappiamo che c'è un video dell'incidente che mostra l'attacco a Knutsen. Chiediamo che il pubblico abbia accesso a questo video. Knutsen è scioccato dal comportamento riprovevole che la Roma ha assunto durante la partita. Una comprovata violazione delle regole è che Nuno Santos si è posizionato illegalmente sul campo dove ha gesticolato e molestato verbalmente il nostro tecnico. Abbiamo informato il quarto arbitro e il delegato Uefa in diverse occasioni». A completare la reazione dei vichinghi ci sono state anche le parole del tecnico: «Tutto è culminato in un attacco fisico contro di me nel tunnel. Di solito per natura mi allontanerei. In questo caso sono stato aggredito fisicamente. Mi ha afferrato per il collo e spinto contro il muro. E' naturale che poi ho dovuto difendermi.».
L'Uefa a proposito del video per ora non ha confermato nulla. Ma è chiaro che di fronte a un episodio di questo tipo, il massimo organismo calcistico europeo, non può far finta di nulla. Come del resto era inevitabile dopo che nella notte norvegese dopo oltre un'ora di confronto con il delegato Uefa, la Roma ha presentato una dettagliata relazione sull'accaduto. E' stata aperta un'inchiesta sull'accaduto. Ci vorrà qualche giorno perché si arrivi a una sentenza che, comunque potrebbe esserci prima della sfida di ritorno.
Video o non video, di sicuro qualche conseguenza ci sarà. Probabilmente contro entrambi i principali protagonisti di questa vergognosa vicenda. Cominciata già durante i novanta minuti della gara e poi proseguita nel peggiore dei modi dopo il fischio finale. La Roma, nella serata di ieri, scegliendo la linea dei toni lievi con l'obiettivo di non esasperare ulteriormente la sfida di giovedì prossimo, ha emesso un comunicato: «L'As Roma rende noto che, al termine della gara, i dirigenti e alcuni componenti dello staff tecnico sono rimasti all'interno dello stadio con l'unico scopo di fornire all'Uefa e alle autorità locali tutti i dettagli su quanto accaduto. La società ha totale fiducia nel lavoro dell'Uefa affinché vengano stabilite con esattezza le responsabilità dell'accaduto che sono state già evidenziate con dovizia di particolari a tutti i rappresentanti delle istituzioni competenti presenti sul posto. L'As Roma sottolinea di aver sempre praticato condotte rispettose dei principi di fair play e dei valori dello sport dentro e fuori dal campo, gli stessi principi che ci auguriamo prevalgano nella sfida di ritorno».
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