Pinto: "Il 6-1 ci accompagnerà tutta la vita, vogliamo cambiare quel feeling"
Le parole del general manager giallorosso: "Ci tengo a dedicare un pensiero per la famiglia di Emiliano Mascetti: se riusciremo a vincere sarà anche per lui"
Tiago Pinto ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport prima della gara contro il Bodo/Glimt. Queste le sue parole:
È cambiata la storia di questa partita, anche a livelli di uomini. Che si aspetta questa sera?
"Ci tengo a dedicare un pensiero per la famiglia di Emiliano Mascetti: se riusciremo a vincere sarà anche per lui, che ha fatto un grande lavoro alla Roma. Su quella partita (6-1 nella fase a gironi per il Bodo, ndr) rimane una brutta serata, la squadra è diversa e ci sono 5 mesi in più di lavoro con Mourinho, il processo di crescita è diverso. Oggi siamo qui con una voglia molto grande di cambiare il feeling di quella serata, che purtroppo ci accompagnerà per tutta la vita".
Come mai non avete fatto la rifinitura qui con campo e clima diverso rispetto a Trigoria?
"Sul campo ha parlato il mister, quando si gioca sul sintetico è un calcio diverso ma non è una scusa, siamo preparati. Il clima è diverso, ma non ci sono scusi. Non dimentichiamo che vivere in Norvegia è diverso da Roma, magari per loro non è facile avere un prato come il nostro. Ma non ci sono scuse, giochiamo e andiamo a vincere".
Solbakken interessa alla Roma?
"So che è un po' noioso per voi, ma risponderò sempre così. Nelle ultime settimane sono uscite 50 nuovi diversi intorno alla Roma. Stiamo parlando dei quarti di finale di Conference, l'Atalanta sta giocando i quarti in Europa League, secondo me dobbiamo concentrarci sulle partite e niente di più".
La Uefa ha annunciato le nuove regole oggi, questo i che modo cambierà le strategie della Roma?
"Oggi fare il ds è molto più complesso del passato, dobbiamo avere conoscenza di tutte queste regole del calio europeo. Oggi sono uscite queste nuove regole, che devo vedere meglio, ma c'è la prossima stagione con più libertà. È chiaro che il concetto è quello del calcio sostenibile, l'Uefa negli ultimi anni aiuta i club in questo senso. È una sfida ancora più grande per i ds sportivi, anche per me. Non voglio lamentarmi del passato, dobbiamo lavorare con la società e l'allenatore per rendere la squadra più forte dopo ogni sessione".
Domenica c'è Manchester City-Liverpool in Premier League. Vincere una coppa deve essere il nostro primo passo per avvicinarci a questo tipo di calcio?
"Sì, purtroppo non vedo la partita in diretta perché giocheremo alle 18.00 contro la Salernitana ma la vedrò dopo. Ieri parlavo con le mie persone, non possiamo dimenticare che delle 7 squadre inglesi in Europa ne rimangono 5, mentre delle 7 italiane ne rimangono 2. Tutti in Italia dobbiamo riflettere e lavorare insieme, bisogna portare il calcio italiano in avanti, non è solo per interesse del singolo club. Vengo da un paese più piccolo, dove si lotta tanto per avere 2-3 posti in Champions, c'è rivalità ma siamo tutti insieme per proteggere le squadre in Europa. Andare avanti e magari vincere una coppa sarebbe uno step molto importante nella mentalità, non dimentichiamo che l'anno scorso la Roma è arrivata in semifinale di Europa League. Oggi vogliamo vincere e andare avanti. Vincere aiuta a costruire qualcosa di meglio".
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