AS Roma

Fonseca: "Non penso di dover parlare della Roma, la voglio lasciare in pace"

L'ex allenatore giallorosso: "Per me è stato un piacere enorme allenarla. Zaniolo è uno dei migliori talenti d'Italia. Tornerei in Serie A, magari non alla Lazio"

PUBBLICATO DA La Redazione
02 Aprile 2022 - 17:36

Paulo Fonseca, ex allenatore della Roma, ha rilasciato un'intervista a Rai Sport. Tra i temi trattati la gestione dei settori giovanili, la guerra in Ucraina e i suoi trascorsi sulla panchina giallorossa e nella Capitale. Ecco le dichiarazioni del tecnico portoghese.

Sui settori giovanili.
"Normalmente quando non si vince e si sta fuori del Mondiale si parla di tutto, ma per me un problema che ha l'Italia è che il campionato Primavera non è competitivo per preparare i giovani a entrare in prima squadra. Per esempio qui in Portogallo abbiamo le squadre B che giocano in seconda divisione e questo porta un livello competitivo diverso per i giovani".

Sulla guerra in Ucraina.
"Ora sto bene qui in Portogallo con la mia famiglia. Ero un Ucraina quando è iniziata questa tragedia, questa guerra. Sono stati giorni difficili, ma se faccio un paragone con quello che sta succedendo adesso lì non è stato nulla perché ora la situazione è molto difficile. Non ho parole per descrivere quello che sta succedendo, lo vede tutto il mondo, stiamo lasciando questo popolo morire in una situazione in cui possiamo anche fare di più per aiutare. Mia moglie è ucraina, ho un figlio di due anni che è ucraino, io ho un legame fortissimo con quel Paese, è troppo troppo difficile vedere tutti i giorni quello che sta succedendo lì. Non è giusto, è un popolo che vuole solo la pace".

Sulla Roma.
"Per me è stato un piacere enorme essere allenatore della Roma. Ora non è facile per me parlare della Roma, penso di non doverlo fare, la Roma deve essere lasciata in pace. Posso dire che il passato di Mourinho è vittorioso e penso che finiranno bene il campionato".

Su Zaniolo.
"Probabilmente è uno dei calciatori più talentuosi d'Italia. Non ho avuto la fortuna di averlo per molto nei miei due anni perché è stato a lungo infortunato ma è un grande talento".

Sulla città.
"Mi manca Roma, mi manca l'Italia che mi piace tanto. Mi manca anche il campionato italiano, io sono stato molto felice a Roma. Mi piace molto il calcio, le persone, il Paese. Penso che un giorno, non so quando, mi piacerebbe tornare".

Che squadra le piacerebbe allenare?
"Non lo so. Posso allenare tutte le squadre in Italia. Ovviamente con la Lazio non sarebbe facile, ma penso di poterne allenare qualcuna".

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